8 marzo 2013. Intervista a Marilù Chiofalo, Assessora alle Pari opportunità Comune di Pisa
di Francesca Romagnoli, sito dell'Anci del 21 febbraio 2013

“Per alcuni la famiglia è in emergenza educativa perché le madri lavorano e le risorse per la scuola sono scarse. Secondo me la funzione paterna è segregata fuori casa e quella materna è segregata dentro, con scarse occasioni di giocare insieme il jolly della coerenza come carta vincente per il successo educativo”. Ne parla in questa intervista l'Assessora alle Pari opportunità Comune di Pisa.
 

 “Al Governo che si sta insediando occorre chiedere di ricominciare con urgenza dai primi tre articoli della Costituzione, passando dal secondo, per chiarire, nella più recente riforma di lavoro e pensioni, il confine tra condivisione generazionale e suddivisione di diritti”.
Così l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Pisa, Marilù Chiofalo che ha presentato una serie di richieste piuttosto ampie ed articolate:  “bisogna anche completare i dispositivi di legge in attuazione del riequilibrio della rappresentanza di genere e ridisegnare la composizione di risorse per le politiche integrate di servizi all’infanzia”. Tra le istanze anche quella di “aggiornare la legge 8 marzo 2000 con l’obbligo dei padri al congedo parentale e di procedere con impegno straordinario su educazione e cultura”. Come? La parola d’ordine è  “innovare e personalizzare i processi di apprendimento sulle differenze in una vera riforma della scuola, e formare alla cultura di genere chi opera nei servizi e nell’informazione”.
L’assessora Chiofalo ha quindi lanciato il suo messaggio alla vigilia della Festa della donna: “vorrei dedicare questo 8 marzo alle donne che rischiano o hanno perso il lavoro nelle troppe aziende in crisi, che si sono inventate un lavoro, che pagano il prezzo più alto di una riforma di pensioni e lavoro che genera conflitti tra generi e generazioni”. Ma non solo, un pensiero va anche “alle donne con un lavoro considerato maschile e agli uomini con un’attività femminile, perché – ha precisato - operano più cambiamenti culturali loro di costosissime campagne”. Ma non bisogna dimenticare “le tante straniere che praticano la Costituzione più delle italiane e le donne che subiscono discriminazioni multiple”. Un pensiero è anche rivolto “alle giocoliere del tempo tra lavoro retribuito e non, ai padri che si prendono cura dei loro piccoli perché sanno di fare cosa grande per la loro crescita, a nonne e nonni che con il loro lavoro di cura reggono il welfare del Paese, e per gli stessi motivi alle tante donne e agli uomini che fanno funzionare scuole e servizi 0-6”.
Infine, a pochi giorni dalla manifestazione internazionale contro il femminicidio promossa nel giorno di San Valentino, l’assessora alle Pari opportunità del Comune di Pisa ha voluto ricordare anche “il miliardo di donne rappresentate in One Billion Rising, vittime di ogni tipo di violenza attraverso ogni cultura, non da pazzi in preda a raptus ma da uomini impotenti ad essere tali. E per questo – ha concluso - dedico l’8 marzo agli uomini veri, quelli che amano le donne e gioiscono dei loro successi, e alle donne che ballando all’unisono possono far tremare la terra, perché, dice l’aforisma, ogni volta che una donna assiste al successo di un’altra donna, si avvicina al proprio risveglio”.
Francesca Romagnoli