Le poesie di Nicla Vassallo

"Avrei dovuto comprenderlo prima, come ha fatto Ingeborg Bachmann che ha cessato di scrivere poesie attorno ai trent’anni? Chissà. Vero è comunque che non sono affatto poesie filosofiche, le aborro. Sono anzi per certi versi opposte al mio filosofare, nel senso che contengono il mio altro lato, non inevitabilmente oscuro, anzi magari solo “nudo” o “crudo” o “sospeso”".

Così racconta Nicla Vassallo, filosofa e membro del Comitato Scientifico della Fondazioone Nilde Iotti, a proposito delle sue poesie (1983-2013) che si trovano raccolte in “Orlando in ordine sparso” appena edito per i titoli della Mimes Edizioni.


"Queste mie poesie sono poesie a favore di un noi, e sono poesie contro individualismi, egoismi, esotismi, pietismi. Le pubblico nell’anno in cui compio cinquant’anni. Forse, non ne scriverò altre. Ogni cosa ha il suo tempo.
Avrei dovuto comprenderlo prima, come ha fatto Ingeborg Bachmann che ha cessato di scrivere poesie attorno ai trent’anni? Chissà. Vero è comunque che non sono affatto poesie filosofiche, le aborro. Sono anzi per certi versi opposte al mio filosofare, nel senso che contengono il mio altro lato, non inevitabilmente
oscuro, anzi magari solo “nudo” o “crudo” o “sospeso”".

Così racconta Nicla Vassallo a proposito delle sue poesie (1983-2013) che si trovano raccolte in “Orlando in ordine sparso”. Poesie, prima inedite, che ci restituiscono la nostra contemporaneità, il nostro essere nel mondo, poesie che sostano sulle tante emozioni e le tante ragioni dell’esistenza umana.

Se nelle poesie di Nicla Vassallo si rintraccia un’eco, in traduzione audace, odierna, quotidiana, dei temi dell’Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo e dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, è soprattutto una prepotente interpretazione dell’Orlando di Virginia Woolf a ricomparire spesso per la chiarezza interiorizzata, nei versi resa palese, delle vicende cui andiamo incontro, del loro susseguirsi eterno, quieto e inquieto, nel nostro essere
donne e nel nostro essere uomini, senza dover appartenere, infine, né alle une, né agli altri.

Poesie luminose, d’amore e di dolore. Poesie pure e impure. Poesie che segnano il nostro corpo e la nostra mente. Con coraggio, delicatezza, vigore. E con la saggia consapevolezza di Ludwig Wittgenstein: “Su ciò, di cui non si può
parlare, si deve tacere”.

NICLA VASSALLO

ORLANDO IN ORDINE SPARSO

POESIE 1983 – 2013
(MIMESIS EDIZIONI)

pp. 188 – euro 18,00

www.mimesisedizioni.it/Mimesis/Orlando-in-ordine-sparso.html