Le settimane delle donne all'Expo

Expo. Dal 29 giugno al 10 luglio le Women's Weeks. Due settimane, per valorizzare al meglio le donne in questa Esposizione Universale e far sì che il contributo e il significato di un programma al femminile come WE-Women for Expo vengano ereditati dalle prossime Expo, a partire da Dubai 2020.


Alla conferenza di inaugurazione che si è tenuta all'Auditorium di Expo Milano 2015, Emma Bonino e Marta Dassù, rispettivamente Presidente e Presidente Esecutivo di WE-Women for Expo, Diana Bracco, Commissario Generale del Padiglione Italia, Maurizio Martina, Ministro delle Politiche Agricole, alimentari e forestali, e Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, hanno dato il benvenuto a "L'altra metà della Terra" insieme a Jaqueline Franjou, CEO Women Forum for the Economy and Society, e Claudia Parzani, Presidente di Valore D.

L'Expo nella sua composizione globale è tante cose insieme da attuare con il contributo di tutti. Non poteva certo mancare l'apporto fondamentale delle donne.  Una  presenza che raggiunge nel corso di queste due settimane il suo culmine. "L’altra metà della Terra - Women’s Weeks", promosso da WE-Women for Expo, è un ricco programma di eventi internazionali dedicati alle donne che si svolgono fino al 10 luglio all’interno del Sito Espositivo. Una riflessione trasversale sul tema dell’empowerment femminile attraverso eventi e convegni con ospiti di livello internazionale e partner prestigiosi. Il Ministro Martina ha sottolineato come: "WE-Women for Expo è uno dei progetti più profondi e forti di questa Esposizione Universale"

Un percorso che indirizza le donne verso il protagonismo e che prende le mosse dall'esperienza agricola dove, continua il Ministro, "le donne rappresentano il 40% della forza lavoro. In questo campo non sono poche le differenze da colmare e sono ancora forti le discriminazioni in molte parti del mondo. W E non è un 'allegato' al lavoro che si sta facendo bensì uno degli assi centrali di Expo."

"E' importante riuscire a far sì che il fil rouge legato alle donne sia un'eredità per le prossime Expo e non rimanga arginato a questa sola esperienza" ha detto Diana Bracco mentre ricordava la partecipazione del Padiglione Italia al progetto: "Padiglione Italia ha fatto molto a favore di questo importante programma: abbiamo uno spazio dedicato alle donne di cui siamo fieri e che ci permette di dare rilievo ai progetti provenienti dai due bandi lanciati, quello 'per le donne' e quello 'delle donne'", con riferimento ai due concorsi rivolti alle donne, con l'obiettivo di valorizzare talento e capacità imprenditoriale dell'universo femminile.  Alle parole di Martina si associa Emma Bonino, la quale sottolinea che "la questione è l'incrocio tra gender e generazioni, è importante tenerlo presente senza eccessivi stereotipi. L'esperienza che abbiamo accumulato va combinata con la capacità di guardare avanti. Diamo inizio a queste due settimane in modo che la nostra presenza a Milano risulti delle più ricche, variegate e gioiose. Bene l'esperienza accumulata, ora guardiamo avanti".

Le Women's week, 12 giorni di incontri, dibattiti, tavole rotonde, performances teatrali, incontri letterari. Tutti declinati "al femminile" e tutti aventi un unico denominatore comune: portare la fondamentale voce delle donne nel dibattito di Expo, "Nutrire il pianeta - Energia per la vita". Perché, parafrasando il titolo del film-documentario di Sebastiao Salgado, sono le donne "il sale della Terra", tanto più su un tema come quello del cibo. L'altra metà della Terra" impone il suo sguardo sui contenuti del tema: quali le strategie possibili a livello politico per riequilibrare gli attuali disequilibri? In che misura la condizione della donna può incidere nel processo? Dove? Come?- "Le donne rappresentano più della metà della popolazione mondiale - dice l'ad del Women's Forum, la francese Jacqueline Franjou - e sono in genere in prima linea non solo quando si tratta di nutrire le proprie famiglie. Noi dobbiamo porre fine a tutte le pratiche che negano alle donne i loro diritti fondamentali".

"Vi siete mai chiesti cosa possiamo fare per lasciare un mondo migliore ai nostri figli? - ha detto la presidente di Valore D, Claudia Parzani -. E' la domanda che sta dietro l'idea stessa dell'Esposizione. Se il mondo non è ancora sprofondato nell'abisso lo dobbiamo alle donne invisibili, alle donne che lavorano la terra e nutrono i figli e i mariti e poi, se mai resta qualcosa, mangiano per ultime". E' a queste donne che Valore D si ispira: l'associazione ha raccolto intorno a sé 143 aziende e si è unita a Women for Expo per una battaglia comune.Tra le protagoniste di queste due settimane, bastano alcuni nomi: l'ambientalista Vandana Shiva, la direttrice del World Food Programm, Ertharin Cousin (oggi impegnata con Emma Bonino su un incontro dedicato al tema "Il primo passo verso Fame Zero"), la presidente di Enel, Patrizia Grieco, la scrittrice Banana Yashimoto, quindi il mondo dello spettacolo da Lella Costa, Serena Dandini, a Ornella Vanoni.

Ieri primo luglio alle ore 21.00 all’Auditorium di Cascina Triulza di Expo in occasione delle Women’s Weeks è andato in scena uno spettacolo speciale: Lella CostaAmbassador Expo Milano 2015 e portavoce di WE-Women for Expo, legge il racconto di Karen Blixen “Il pranzo di Babette”. Il testo è una riflessione sulla necessità della condivisione, una testimonianza del fatto che la felicità e il benessere non sono possibili se non sono collettivi.Lella Costa ha spiegato: “Credo che il punto di vista femminile e i talenti femminili siano il contributo indispensabile di cui non soltanto Expo Milano 2015, ma in generale il Pianeta, non può fare a meno in questo momento”.

Grazia Labate