Basta stragi! Migrare per vivere non per morire

Ogni giorno migliaia di vite umane di donne e uomini in fuga sono messe a rischio, i diritti umani e civili di profughi e migranti sono calpestati e la libertà di movimento annullata.

Da giovedì 5 novembre 2015, tutti i giovedì alle ore 18 presidio a piazza S.S. Apostoli a Roma.

Aderisce anche la Fondazione Nilde Iotti


Restare in silenzio ci rende complici. Ogni giovedì dal 5 novembre 2015 ore 18, presidio a piazza S.S. Apostoli

Perché migrare sia un diritto.

Manifestiamo riprendendo le modalità di protesta delle madri argentine di Plaza de Mayo ed unendoci ai presidi di altre piazze italiane   fino al 18 dicembre,  giornata mondiale per i diritti dei migranti per chiedere con forza i necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali:

- certezza di percorsi di arrivo sicuri e legali

- accoglienza diffusa e rispettosa  dei diritti e dei desideri di tutte/i

- chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti dentro e fuori l’Unione Europea

- fine di respingimenti ed espulsioni forzate

- trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche per evitare speculazioni mafiose e criminali

- creazione di  un sistema unico di asilo in Europa in grado di superare  il regolamento di Dublino

Casa Internazionale delle Donne, Comitato Verità e Giustizia Nuovi Desaparecidos, Archivio memorie migranti, Comunità di S. Paolo, Fondazione Nilde Iotti, Fondazione Centro Riforma dello Stato- Archivio Pietro Ingrao, Museo Storico della Liberazione, Lunaria, Coordinamento Eritrea Democratica, ADIF-Associazione Diritti e Frontiere, Campagna LasciateCIEntrare, Welcome All, Familiares Desaparecidos di Argentina, Cittadinanza e Minoranze,  Wilpf, Gazzella Onlus, AltraMente, UDI nazionale, Senza Confine, Donne contro il razzismo, Rete internazionale Donne per la pace, Asinitas onlus, Progetto Diritti , CIPAX, Spazio comune-La sosta,  Donne in Nero di Roma, Confronti, Associazione delle Donne Capoverdiane, Network of Eritrean Women, Volontari/e di Baobab

e inoltre  tutti/e coloro che aderiscono alla rete

ROMA SENZA FRONTIERE