8 marzo 2012: Italiane e nuove italiane per l'Italia
riflessione di Huda Dachan, Donne Musulmane in Italia

L’Italia è il  Paese in cui sono nata e cresciuta,  in cui si trovano  la mia famiglia ed i miei amici. Ho acquisito la cittadinanza italiana in giovanissima età e non ricordo di aver dovuto mai scrivere alla voce “cittadinanza” di qualsivoglia documento altra dicitura se non  la parola “italiana”.
L’Italia è il Paese che mi ha insegnato i valori della libertà, della democrazia e dei pari diritti.
L’Italia è la mia Patria,  perché come donna musulmana ho potuto sempre professare liberamente la mia amata religione.
L’Italia è il Paese che io amo.

È in qualità ”di nuova cittadina” che mi hanno chiesto di scrivere un pensiero in occasione di questa importante celebrazione dell’08 marzo a Roma, la città  che considero tra le più belle del mondo.
Ma io salirò i gradini dell’Altare della Patria innanzitutto come “cittadina italiana”, perché l’Italia è la mia Patria da sempre!
Patria…  una parola breve eppure colma di valori e sentimenti.
L’Italia è il  Paese in cui sono nata e cresciuta,  in cui si trovano  la mia famiglia ed i miei amici. Ho acquisito la cittadinanza italiana in giovanissima età e non ricordo di aver dovuto mai scrivere alla voce “cittadinanza” di qualsivoglia documento altra dicitura se non  la parola “italiana”.
L’Italia è il Paese che mi ha insegnato i valori della libertà, della democrazia e dei pari diritti.
L’Italia è la mia Patria,  perché come donna musulmana ho potuto sempre professare liberamente la mia amata religione.
L’Italia è il Paese che io amo.
Salirò quei gradini con orgoglio , l’orgoglio di una italiana musulmana amante della sua Patria. Non solo! Sarò carica del mio orgoglio di marchigiana trovandomi sullo splendido monumento del Vittoriano, progettato da un architetto della mia amata Regione: le Marche.
E con altrettanto orgoglio salirò i gradini dell’Altare della Patria anche come “nuova cittadina”, perché io mi chiamo Huda e non Anna o Francesca, perché  i miei genitori sono nati in un altro paese e perché , pur essendo circondata dalla mia famiglia, sono cresciuta senza nonni, zii, cugini accanto.
Salirò come “nuova cittadina”,  perché, quando tornavo a casa da scuola, parlavo e guardavo la tv anche in arabo, crescendo così nella consapevolezza della ricchezza del bilinguismo e della multiculturalità.
Ed oggi più che mai, rendendo onore alla Patria, non posso non volgere lo sguardo alla mia amata terra di origine:  la Siria. La Siria ormai da un anno sanguina per mano di un regime dittatoriale feroce, che non mi ha mai permesso neanche di vederla e sta perpetrando impunito atrocità indicibili. Nell’invito a questo significativo evento si parla di  “battaglia per una nuova umanità”... vi assicuro che questa umanità in Siria è morta.
Mi sento una persona molto ricca perché ho due Patrie, e chiedo ora alla mia amata Italia di tendere una mano alla mia amata Siria cosicché io possa vederle entrambe risplendere della luce della libertà e della vittoria.
Huda Dachan