Nildei Iotti e i giovani, di Ione Bartoli

Penso che parlare di Nilde, ricordandola alle più giovani non significhi parlare di una donna di altri tempi, ma Nilde è stata una donna moderna, ancora attuale, che ha sempre denunciato le ingiustizie che pesano sulle donne e anche sulle ragazze di oggi.


Parlare o scrivere di Nilde Iotti per me non è mai stato facile anche quando lo debbo fare a titolo personale o in passato a nome di una associazione o istituzione pubblica.
La mia preoccupazione è quella di tentare di evitare la banalità.
L’esserle stata amica non fa velo a quanto dico di lei e sono lontana da una qualsiasi piaggeria.

Nilde è una delle poche persone su cui non ho mai cambiato giudizio da quando l’ho conosciuta (1951) non come donna o amica, ma come personalità politica e rappresentante istituzionale.
Ciò accade raramente in questo ambito e soprattutto di questi tempi.
Nilde è stata coerente nelle scelte personali e politiche, è sempre stata sé stessa.
Ma quanto le è costato! Nella sua città o a livello nazionale.
Vivo a Reggio Emilia da sempre e perciò parlo per esperienza vissuta.
Nilde ha sempre avuto un’alta concezione delle istituzioni ricoprendone responsabilità ai più alti livelli anche europei ed è sempre stata ferma nella difesa della democrazia.

Da lei ho imparato a non avere paura di dire come la pensi anche se a volte si può essere una voce fuori dal coro a torto o a ragione.
Ma solo il confronto, il rispetto delle posizioni di chi non la pensa come te, sono espressioni di valori diversi dai tuoi che dovrebbero fare riflettere.
Inoltre esserti di aiuto, avendo maggiori conoscenze per assumere decisioni che si possono ripercuotere su scelte che interessano la vita della comunità.

Da Nilde ho anche appreso il valore di una associazione femminile come l’Unione Donne Italiane nata per l’affermazione dei diritti delle donne (sancite nella Costituzione), ma disattese nella realtà quotidiana sul piano culturale, sociale, economico.
Una associazione politica ma autonoma dai partiti (compreso il PCI) dai sindacati, dai governi, dagli enti locali.
Non è stato facile tenere la barra diritta ma era giusto farlo.
Nella sua esperienza di vita politica Nilde ha più volte mostrato la sua intelligenza, cultura, sensibilità e capacità di decisione.

Se fosse possibile fare una scelta su quanto ha detto e fatto io richiamo all’attenzione su due episodi:
il suo intervento alla Camera dei Deputati in occasione della discussione sul diritto di famiglia.
Un pensiero molto alto della dignità, del rispetto del singolo all’interno della famiglia, il concetto stesso di famiglia e del suo rapporto con la società;
le sue parole quelle di cui ho cercato di non perderne neppure una quando è stata eletta Presidente della Camera.

Ho anche detto più volte la sensazione che ho provato.
Su quello scranno su cui lei saliva mi sentivo di esserci anche io e credo abbiano avuto la stessa emozione le migliaia di donne che in quel momento la ascoltavano.
Ma attente però a pensare a Nilde solo donna tutta politica, Nilde è stata e ha saputo essere una donna normale.
Preoccuparsi della sua vita famigliare, intrattenersi con le amiche a parlare di un film, di un libro, di una ricetta di cucina e quando è diventata nonna dei suoi nipoti.
Amava anche fare una passeggiata sottobraccio con le amiche, entrare in un negozio a comprare un vestito o dirti :”mi piacciono le tue scarpe, dove le hai comprate?”

Penso che parlare di Nilde, ricordandola alle più giovani non significhi parlare di una donna di altri tempi, ma Nilde è stata una donna moderna, ancora attuale, che ha sempre denunciato le ingiustizie che pesano sulle donne e anche sulle ragazze di oggi.
Purtroppo è sbagliato quando loro le accettano, Nilde può ancora parlare a tutte loro.

Ione Bartoli