Comunità di Sant’Egidio, Corridoi umanitari in Europa, di Maria Marta Farfan 

I Corridori Umanitari, una azione concreta per evitare i morti in mare, l’immigrazione illegale e il traffico di esseri umani. La Fondazione Nilde Iotti, con il Dossier allegato vuole offrire uno spunto di riflessione sul tema.


Aprire una strada legale e sicura. I Corridoi umanitari sono un progetto-pilota ideato e realizzato sin dal 2015 dalla Comunità di Sant’Egidio attraverso Protocolli siglati con la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Conferenza episcopale italiana, la Tavola Valdese e lo Stato italiano.

Un progetto anche frutto di preziose sinergie della società civile e totalmente autofinanziato anche da donazioni di privati cittadini, che ha come principali obiettivi evitare le partenze che hanno già provocato un altissimo numero di morti nel Mediterraneo; impedire lo sfruttamento dei trafficanti di uomini e donne e tutelare persone “in condizioni di vulnerabilità”, ovvero vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati o persone disabili. A loro è concesso dalle Rappresentanze consolari dei Paesi di provenienza, la possibilità di un ingresso legale in Italia con “visto umanitario” e presentare successivamente richiesta di protezione internazionale.

In Italia i profughi sono accolti a spese delle associazioni firmatarie in strutture o case, con il supporto di famiglie italiane che insegnano loro l'italiano, iscrivono i bambini a scuola, aiutano gli adulti all’ inserimento nel mercato del lavoro, curano gli aspetti sanitari. Dopo mille peripezie, con storie dolorose alle spalle, hanno incontrato l’ospitalità diffusa in diverse regioni italiane, tra cui Lazio, Lombardia, Liguria, Piemonte, Sicilia, Puglia, Molise, Friuli e Trentino-Alto Adige.

I corridoi umanitari sono già replicati sul modello italiano in alcuni Paesi europei tra cui Francia, Belgio, Andorra e Principato di Monaco.

Da febbraio 2016 ad oggi sono già arrivate nei vari Paesi più di 3500 persone (in Italia 2.482), principalmente cittadini siriani, libanesi, etiopici e provenienti dal Corno d'Africa (Vedi tabelle).

 

A questo link è possibile scaricare il dossier
http://www.santegidio.org/downloads/Dossier-Corridoi-Umanitari-ITA.pdf

Maria Marta Farfan

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