La ricordo come tenace e appassionata militante e dirigente del PCI, legata alla sua città e al territorio piemontese, allegra, combattiva e competente.
Un anno fa ci ha lasciato Carla Nespolo dopo una lunga malattia vissuta con grande riserbo e spirito di combattimento.
Carla Nespolo è nata e cresciuta in una famiglia antifascista di Novara e poi trasferitasi ad Alessandria.
Questa è stata fino all'ultimo la città del suo cuore. Laureata in pedagogia, insegnante, fu una militante appassionata del PCI.
Nel 1975 venne eletta al Consiglio Provinciale di Alessandria dove fu anche Assessora all' Istruzione per un anno. Nel 1976 venne eletta alla Camera dei Deputati e fu rinnovato il suo mandato fino al 1983. Dal 1983 al 1992 fu eletta al Senato. Alla Camera fu Segretaria della Commissione Affari Costituzionali presieduta da Nilde Iotti con la quale ebbe un rapporto di intensa collaborazione. Fu Vicepresidente della Commissione Istruzione sia alla Camera che al Senato. Si è occupata di formazione, riforma della scuola, diritti delle donne, problemi ambientali a partire dal grave inquinamento dell'Acna di Cengio.
La ricordo come tenace e appassionata militante e dirigente del PCI, legata alla sua città e al territorio piemontese, allegra, combattiva e competente.
Lasciato l'incarico parlamentare si dedicò all'Istituto di storia della Resistenza di Alessandria e Vicepresidente dell'ANPI cui fu eletta, prima donna, Presidente Nazionale il 3 novembre 2017. In questo tempo ha dispiegato tutta la sua energia di combattente per difendere e applicare i valori della Costituzione. Rivolgendosi in modo particolare ai giovani.
Indimenticabile la sua scelta di dedicare il 25 aprile alle Madri Costituenti impegnando l'ANPI a deporre un fiore sulla tomba di ciascuna. Una scelta simbolica e di memoria storica che ha lasciato il segno. Di cui noi che ci battiamo per costruire la genealogia femminile nella politica e nelle istituzioni saremo sempre grate.
Noi della Fondazione NILDE IOTTI ti portiamo nel cuore, Carla carissima, con affetto profondo e tanta gratitudine.
Livia Turco e le amiche e compagne della Fondazione NILDE IOTTI