È il titolo di un nuovo volume edito da Il Mulino a cura di Guido Melis e Francesca Russo. Scopo di questo volume è mettere in luce un aspetto meno noto del suo impegno: l’attenzione per la cultura e la decisione di rendere fruibile al grande pubblico, soprattutto a quello giovanile, la Biblioteca della Camera dei deputati.
Eletta all’Assemblea costituente a soli ventisei anni, Nilde Iotti attraversa da protagonista le trasformazioni principali della società e della politica nel nostro paese. Attivissima nei movimenti femminili, difende la causa della parità di genere e della piena realizzazione nella legislazione e nella vita sociale dell’uguaglianza sostanziale, contenuta nell’articolo 3 della Costituzione, che aveva contribuito a scrivere.
Scopo di questo volume è mettere in luce un aspetto meno noto del suo impegno: l’attenzione per la cultura e la decisione di rendere fruibile al grande pubblico, soprattutto a quello giovanile, la Biblioteca della Camera dei deputati. Così, con un discorso inaugurale tenuto da Norberto Bobbio, il 14 dicembre del 1988 si inaugura la «nuova» Biblioteca della Camera, oggi intitolata a Nilde Iotti, che intendeva aprire le porte delle istituzioni parlamentari ai giovani per la loro formazione e avvicinare i cittadini al Parlamento, scelta assolutamente rilevante in un momento di incipiente crisi della «repubblica dei partiti».
Guido Melis ha insegnato Storia delle istituzioni politiche alla Sapienza Università di Roma. Per il Mulino ha scritto, tra gli altri, «Storia dell’amministrazione italiana» (2020). Francesca Russo insegna Storia delle dottrine politiche all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. È vice presidente della Fondazione Nilde Iotti della quale presiede il Comitato scientifico.