La sedicesima legislatura che si chiude è una di quelle più amare della storia della nostra Repubblica. Per gli indirizzi di politica economica e sociale del governo di centro-destra, che non ha creato sviluppo, ha aumentato le tasse e ha ridotto fortemente gli interventi a sostegno della Sanità Pubblica, della scuola e dei servizi sociali, riducendo così le opportunità per tutti e per le donne in particolare. Una legislatura amara per il degrado della politica che ha mortificato il Parlamento come il ricorso alla compra-vendita dei voti, l’uso delle istituzioni per scambi sessuali e la riproposizione delle donne come corpi da esibire, la concessione dell’immunità parlamentare a persone gravemente e pesantemente indicate. Infine, la drammatica crisi economica e le dure ricette adottate dal Governo Monti per farvi fronte.
In questo contesto difficile, tuttavia, anche questa volta si è manifestata una operosità femminile, un riformismo concreto che, attraverso un’alleanza trasversale e in dialogo con le associazioni e i movimenti delle donne nella società, ha portato all’approvazione di sette leggi importanti che vanno conosciute ed applicate perché esse possono migliorare la vita delle persone ed umanizzare la nostra società.
Si tratta della legge contro lo stalking (23 aprile 2009, n.38), della legge per garantire l’accesso alle cure palliative ed alle terapie del dolore (15 marzo 2010, n.38), la legge che migliora la tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori (21 aprile 2011, n.62), la legge che introduce le quote rosa negli organi di amministrazione e controllo delle società quotate in mercati regolamentati (12 luglio 2011, n.120), l’istituzione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza (12 luglio 2011, n.112), la legge per la doppia preferenza nei Consigli Comunali che consente di promuovere la presenza di donne elette (23 novembre 2012, n.215), la riforma della filiazione che parifica i figli naturali e i figli legittimi e sancisce l’unicità dello statuto giuridico di figlio (10 dicembre 2012, n.219).
Queste sette leggi sono tutte di iniziativa parlamentare, tranne quella sullo stalking, presentata anche dal Governo.
Con la firma del Ministro degli Esteri, l’Italia ha ratificato il 19 dicembre 2012 la Convenzione 189 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) sul “lavoro dignitoso per le lavoratrici e lavoratori domestici”.
Livia Turco
06 febbraio 2013