Anche quest'anno l' 8marzo è una giornata importante per le donne e per tutta la società. Molti sono i problemi sul tappeto. La grave crisi economica che distrugge posti di lavoro, aumenta le diseguaglianze, taglieggia salari e stipendi. I fenomeni di violenza che ogni giorno uccidono tante donne. Il sentimento di sfiducia, tristezza e rancore che anima in modo comprensibile tanti cittadini. C'è bisogno di buona politica, pulita, onesta,c ompetente che risolva i problemi delle persone. L'ingresso in Parlamento di tante donne e giovani è un motivo di speranza. Fra essi, per la prima volta nella storia della nostra Repubblica ci sono due "nuovi italiani": Kalid Chaouki e Cecile Chiange. A loro va l'augurio più caro della nostra Fondazione anche perchè sono parte della nostra storia e con noi hanno collaborato. Oggi C'è bisogno di fiducia e di speranza e noi vogliamo inviare un messaggio di futuro e di speranza. Lo facciamo con il volto e le parole delle giovani "nuove italiane" e con le sindache di alcuni comuni che si sono molto impegnate per costruire politiche di convivenza. Insieme all'Anci, la Fondazione Nilde Iotti promuove anche quest'anno la cerimonia delle nuove italiane che deporranno una corona di alloro e mimosa sul Sacello del Milite Ignoto con la scritta "Italiane e nuove italiane per l'Italia".
Salire sull'Altare della Patria, simbolo della Repubblica, è un modo solenne per affermare la propria dignità di cittadine e la propria responsabilità verso il Paese, in qull'intreccio di diritti e doveri che è il nutrimento più prezioso della nostra democrazia.
In questa occasione rivolgiamo un appello al nuovo Parlamento affinchè approvi da subito una nuova legge sulla cittadinanza che consenta ai figli degli immigrati nati e cresciuti in Italia di essere, se lo vogliono, cittadini e cittadine italiani/e. Le donne con le donne possono cambiare il mondo. Dobbiamo essere unite, madri e figli, nonne e nipoti, italiane e nuove italiane. Dobbiamo costruire la rete di tutte le donne del mondo perchè in ogni angolo della terra si affermi la dignità umana.
Livia Turco
08 marzo 2013