8 marzo 2013. Intervista a Marina Costa, Direttrice della Fondazione Nilde Iotti
di Francesca Romagnoli dal sito dell'Anci del 7 marzo 2013

“Il femminicidio, oltre a rappresentare una grave violazione dei diritti umani, è anche un segno di arretratezza culturale e sociale”. Ne parla in questa intervista la Vicesindaca del Comune di Cogoleto (GE) e Direttrice della Fondazione Nilde Iotti.

 “Cultura, formazione e integrazione: sono queste le chiavi di lettura per la promozione di una società che si dimostri sempre più aperta e competitiva”.
Così la vicesindaca del Comune di Cogoleto (GE) e direttrice della Fondazione Nilde Iotti, Marina Costa a poche ore dalla manifestazione in programma domani a Roma per la celebrazione della Festa della donna, “un evento che la Fondazione, dopo il successo della scorsa edizione, ha pensato di organizzare anche quest’anno”.
Parlando dell’evento che si svolgerà all’Altare della Patria Costa ha precisato: “è un messaggio forte quello che vogliamo lanciare a tutti i cittadini, uomini e donne, di condividere un gesto simbolico di onore alla nostra patria coinvolgendo venti ragazze giovani di seconda generazione perché – ha detto - ognuno ha il diritto di sentirsi cittadino ovunque sia nato”.
Secondo la vicesindaca “bisogna investire e credere nelle opportunità che il nostro Paese è in grado di offrire alle nuove generazioni. Dobbiamo investire sulle nuove italiane – ha aggiunto - sono ragazze che attraverso le loro diversità culturali, sociali ed economiche, danno un valore aggiunto alla nostra società e rendono il nostro Paese ancora più ricco”.
Per Costa “democrazia paritaria significa anche introdurre un sistema di interventi nell’educazione e nell’istruzione, ma anche nel mondo del lavoro, interventi che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Troppo spesso – ha denunciato - sono solo le donne a dover pagare il conto per servizi insufficienti. E gli amministratori, obbligati da tagli sempre più consistenti alle casse comunali, si trovano sempre più frequentemente nelle condizioni di non riuscire a garantire i servizi, penso – ha detto - soprattutto ai nidi e alle scuole materne, alle scuole per il tempo pieno. Purtroppo – ha continuato Costa - il Governo ha investito poco su questo fronte, le risorse si dimostrano sempre insufficienti”.       
Infine un passaggio sulla violenza contro le donne e le discriminazioni, problemi difficili da contrastare e purtroppo sempre più frequenti. Come contrastarli? “Si dovrebbe partire puntando di più sulla formazione nelle scuole – ha ribattuto Costa – il femminicidio, oltre a rappresentare una grave violazione dei diritti umani, è anche un segno di arretratezza culturale e sociale. Ma è anche necessario l’impegno di tutti per attivare politiche di contrasto alla violenza attraverso servizi e aiuti alle donne maltrattate e minacciate. E’ questa – ha concluso la vicesindaca - la politica da attivare per procedere lungo un percorso che porti ad una vera integrazione”. 
Francesca Romagnoli

07 marzo 2013