Il libro di Laura Artioli “Ma il mito sono io” ci racconta una pagina inedita della lotta partigiana e del ruolo che le donne in essa ricoprirono. Racconta la storia della famiglia Sarzi che nei comuni della Pianura Padana, tra Mantova e Reggio Emilia, con gli spettacoli dei burattini portati di piazza in piazza non solo faceva divertire la gente ma usava il teatro per scuotere le coscienze contro la tirannide fascista.
Racconta la complessa personalità di una donna, Lucia, che unisce amore per la lettura, amore per la recitazione teatrale, amore per la politica, amore per la famiglia. Amica della famiglia Cervi, vive il dramma della uccisione dei sette fratelli. Subisce il carcere e poi, dopo la guerra, torna nella normalità della vita familiare e cresce due figli. Questo libro ci fa conoscere una personalità di spicco della lotta partigiana e mentre racconta di Lucia, racconta ancora una volta quanto fu ricco e multiforme l’impegno delle donne nella lotta partigiana. Impegno che tante volte è caduto nel silenzio. Per questo è importante ricostruire la memoria, raccontare e ricordare queste nostre madri.
Livia Turco
08 settembre 2013