Il dramma delle carceri in una poesia dell'onorevole Laura Coccia.
Considerate se questo è un uomo,
che vive insieme a undici persone in una cella da cinque,
che possiede solo il suo materasso,
al terzo piano di un letto a castello,
senza protezione,
che divide con loro lo stesso water e gli stessi microbi, senza acqua calda,
che compra ciò di cui necessita a prezzi alti, senza guadagnare,
che cucina i suoi pasti su un fornello da campo che, a volte, esplode,
pagando anche il gas,
che ha perso la speranza e dice basta,
in ogni modo, lento e inesorabile,
che ha perso la speranza e si sente senza dignità.
Considerate se questo è un lavoratore,
che indossa una divisa,
per controllare chi ha sbagliato,
che è solo a sorvegliare,
che ha paura,
che ascolta con pazienza le storie di tutti
e le fa sue,
che vorrebbe una pausa,
che deve fare più del suo turno.
Considerate se questo è un mondo,
che fa parte del nostro mondo,
che ha bisogno del nostro aiuto.
Laura Coccia
08 ottobre 2013