Le due rappresentanti della Fondazione Nilde Iotti hanno scritto all'Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza dell'Unione Europea per chiedere di promuovere un grande incontro delle donne d'Europa, con le donne dell'Africa e del Mediterraneo.
Cara Signora Federica Mogherini,
Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza,
Ci rivolgiamo a Lei come Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Unione Europea e Vice-Presidente della Commissione europea, e riconoscendo il suo determinato e competente impegno.
Gli eventi drammatici ai quali ogni giorno assistiamo non possono lasciarci indifferenti,né possiamo limitarci ad esprimere il nostro orrore ed il nostro raccapriccio. Ogni giorno la realtà ci presenta episodi ai quali non avremmo mai pensato di assistere e che negano il diritto alla vita di migliaia di persone ed il rispetto di quei diritti umani sui quali è costruita la civiltà europea.
Le vogliamo esprimere l'angoscia ed il dolore di fronte alle ripetute morti, allo strazio di vite umane inghiottite dal mare per colpa delle guerre, delle tirannie, della povertà e di criminali senza scrupoli. Le vogliamo offrire la nostra ferma determinazione a fare la nostra parte, a dare il nostro contributo per fermare le morti e perché rinasca la speranza.
La storia ci insegna che dalle tragedie possono nascere fatti nuovi, possono nascere nuove primavere.
Noi vogliamo che dalle tragedie del mare, dalle donne, uomini e bambini che con grande coraggio cercano una vita dignitosa nasca un’Europa con un volto umano, l'Europa della dignità umana che renda concreti e visibili i valori della sua Carta dei Diritti Fondamentali, l'Europa dell'unità nelle diversità.
Bisogna avere il coraggio delle scelte più impegnative.
Bisogna costruire una politica europea sull'immigrazione ed il diritto d'asilo.
Bisogna costruire un diritto d'asilo europeo, che garantisca procedure comuni e standard di accoglienza ed integrazione comuni. Bisogna cambiare il trattato di Dublino per rendere concreto il principio della solidarietà e responsabilità. Bisogna attivare i corridoi umanitari per selezionare in loco le domande d'asilo. Bisogna condurre una lotta fermissima contro i trafficanti di morte, come si fece durante la tragedia dei Balcani ottenendo importanti risultati.
Bisogna costruire una vera e forte politica di cooperazione allo sviluppo con i paesi dell'Africa e del Mediterraneo.
Vogliamo sottolineare l'importanza della lotta contro il traffico e la tratta di esseri umani, la protezione dei minori. Su questo negli anni dei governi dell'Ulivo l'Italia è stata punto di riferimento in Europa.
Le grandi emergenze vanno gestite con un progetto, sapendo che esse non lasceranno più le cose come prima. L'Europa non sarà più quella di prima. Vogliamo sia un’Europa più unita, più umana, più plurale.
Per questo bisogna costruire convivenza. Dobbiamo imparare a vivere insieme, fra persone con storie e culture diverse. Dobbiamo costruire l'Europa delle diversità'.
Per questo bisogna mettere in agenda efficaci politiche di integrazione. Scuola, lavoro, partecipazione politica, cittadinanza: sono temi di oggi. Non possiamo rinviarli a domani.
Le istituzioni ed i governi devono prendere le decisioni giuste. In questi ultimi giorni sembra che la politica internazionale si stia rendendo conto dell’estrema insopportabile gravità della situazione. Due avvenimenti sono programmati: il vertice europeo della metà di settembre e l’Assemblea straordinaria dell’Onu convocata per fine mese dal Segretario Generale. Le chiediamo di spendere tutta la Sua forza politica e istituzionale affinché questi due incontri abbiano ricadute concrete e portino veramente a soluzioni positive. Questo lo dobbiamo ai migranti, ma lo dobbiamo anche a noi stessi, perché non svanisca il progetto politico di un’Europa della solidarietà e della libertà, preservando i valori fondamentali della nostra cultura e convivenza civile.
I cittadini devono collaborare e partecipare.
Sarebbe bello ed importante un grande incontro delle donne d'Europa, con le donne dell'Africa e del Mediterraneo.
Cara Signora Alto Rappresentante e Vice Presidente,
Sarebbe bello ed importante se Lei, a partire dal Suo Alto ruolo si facesse promotrice di questo evento inedito, di questo incontro tra donne d'Europa, d'Africa e del Mediterraneo.
Per costruire la nuova primavera dell'Europa Unita.
Livia Turco e Rosa Jervolino Russo
Fondazione Nilde Iotti
03 settembre 2015