Homo Sapiens e Suffragio Universale di Antonella Bellino

Mi vien da pensare che la teoria dell’Homo Sapiens-Sapiens sia una grande beffa. Un altro slogan dal suono confortevole e appagante che non ha niente a che vedere con il vero. Gli esseri umani:  bravi a scoprire tante cose, dotati di una tecnologia sempre più raffinata e potente, velocissimi, capaci di raggiungere luoghi e contattare chiunque coprendo più o meno il mondo come mai prima nella storia dell’umanità, questo sì. Ma l’Uomo, dov’è?

 

Il voto alle donne. Il convegno a Perugia


L’uomo, quello che noi consideriamo evoluto dal tempo delle caverne, ha in effetti superato tanti guai, ha imparato a domare pestilenze e malattie e ad usare tanta parte delle forze naturali a suo vantaggio. Altro che caverne! Con un click riesco ad ottenere ciò che voglio di tante e tante cose che una volta richiedevano giorni, mesi, anni.

Sì, ma l’Uomo?

Eh. Pare che abbia preso una brutta piega. Anzi, la piega di questi tempi si è ormai fatta piaga, parrebbe. Da qualche anno scorrono questi nostri giorni di crisi – italiani, europei, mondiali – in un crescendo di consapevolezza buia, di rinnovata paura. Siamo dentro un grande pentolone ribollente e ottuso, come se lo stare tutti insieme al mondo fosse, in definitiva, il motivo di tutti i mali.

Immigrazione disperata e terrorismo sanguinoso, due fatti congiunti e profondamente differenti. Da una parte il diritto alla vita anche a costo della vita e il sogno di conquistare la dignità e un futuro, dall’altra la convinzione folle che sia un dovere eliminare l’odiosa e peccatrice umanità occidentale, nel nome di una legge di vita superiore. 

E noi di qui – che, al confronto, siamo con le terga all’asciutto e mai privi di un piatto caldo – fermentiamo stagnando nelle nostre democrazie. Intendiamoci: democrazie un po’ buffone ma, sino ad adesso, pur sempre il meglio tra i diversi modi di regolare lo stare insieme in tanti.  

Chi lo dice che è il meglio? Le donne, ad esempio. E i bambini, anche. I bambini del nostro mondo un po’ buffone stanno a cuore sia alle donne che agli uomini: non è poco. E le donne qui vivono da individui autonomi. Con tanti se e altrettanti ma, tendenzialmente affaticate da vite complesse e spesso ancora  scarsamente ricompensate, eppure autonome.  A pensarci bene, in Italia, sono ben 70 anni che le donne hanno il diritto di votare… per quanto mi riguarda, è con questo che l’Uomo si conquista il primo Sapiens, come fatto scientificamente verificabile e non come slogan di autocompiacimento. 

Perché no? Potremmo far risalire a 70 anni fa il primo Sapiens da associare al termine Homo: “con il Suffragio Universale l’Uomo di Neanderthal finalmente fece un passo avanti e divenne Sapiens”… (funziona anche il suono, per l’assonanza con il Diluvio…)   

Dunque: la comparsa della neocorteccia risale a 35 – 40 mila anni fa; 70 anni fa in Italia si conquistava il suffragio universale… Facendo due conti mi sembra di poter dire che per il secondo Sapiens c’è da aspettare... A meno che l’uomo, oltre che a velocizzare tutto ciò di cui si può servire, non si applichi meglio con la sua neocorteccia, faccia un veloce ripasso di storia, e trovi un altro modo di reagire alla paura. Chissà che i nostri figli, di qualsiasi colore siano, non riescano a scorgere l’avvento dell’altro Sapiens

Antonella Bellino

Membro del Comitato aderenti Fondazione Nilde Iotti

31 marzo 2016