Il parere del Comitato dei diritti sociali Consiglio europeo è un utile monito per considerare e occuparsi davvero della legge 194 sull’interruzione di gravidanza.
Il pronunciamento del Consiglio d’Europa rileva che l’Italia, al di là dei dati rassicuranti della relazione al Parlamento sull’applicazione della 194, deve fare di più e meglio. Il tema dell’aborto deve essere centrale nelle decisioni politiche e non marginale come invece è.
Ci deve essere una vigilanza concreta e vanno attivate tutte le azioni pratiche possibili per una regolamentazione efficace dell’obiezione di coscienza, di cui indicazioni efficaci sono contenute nella relazione della commissione di bioetica della Presidenza del Consiglio presieduta da Casavola.
Analoga attenzione va posta alla rete dei consultori per consentire una maggiore integrazione tra questi e i servizi sanitari”. In particolare, aggiunge “è fondamentale che i consultori possano prenotare presso gli ospedali gli interventi di interruzione di gravidanza anche per favorire la presa in carico delle donne che poi tornando al consultorio possano avviare una contraccezione sicura.
12 aprile 2016