di Maria Teresa Morelli
Maria Nicotra nasce a Catania il 6 luglio 1913 da Sebastiano e Irene Fiorini. Durante la seconda guerra mondiale presta servizio di infermiera volontaria della Croce Rossa italiana a Catania; per la sua dedizione e il suo impegno viene insignita della medaglia d'oro al valore.
Molto attiva nell'organizzazione dell'associazionismo cattolico, dal 1940 al 1948 è presidente diocesana della Gioventù femminile dell'Azione cattolica di Catania. In quegli anni si occupa anche di azione sociale, tra le numerose iniziative si ricorda la realizzazione della casa dei lavoratori, la casa dello studente, nonché di scuole artigiane e di laboratori. Fa parte del consiglio nazionale della Confederazione cooperativa. Componente, altresì, della commissione nazionale femminile delle Associazioni cristiane lavoratori italiani (ACLI), dove, in particolare, si occupa delle artigiane. Si distingue anche nella nascente associazione dei donatori di sangue, nella sua città natale (M.T.A. Morelli, Le donne della Costituente, Laterza, Roma-Bari, 2007).
Viene segnalata dalla gioventù femminile di Azione cattolica fra undici «elementi di Gioventù femminile idonei a entrare nella lista per la Costituente», proposta alla DC (Grande enciclopedia della politica, vol. 1, agosto 1992, p. 128).
Nel 1946 è eletta all'Assemblea Costituente nella lista della Democrazia cristiana nel XXIX collegio elettorale (Catania-Messina-Siracusa-Ragusa-Enna), con 22.838 voti di preferenza. Non interviene in Assemblea e non presenta interrogazioni ma è cofirmataria di un emendamento sostitutivo del primo comma dell'art. 48 – art. 51 del testo definitivo – «Tutti i cittadini di ambo i sessi possono accedere agli uffici pubblici in condizione di uguaglianza». Il suddetto emendamento, presentato nella seduta del 22 maggio 1947, porta la firma, oltre che della Nicotra, anche di altre Costituenti: Maria Federici, Maria De Unterrichter Jervolino, Angela Guidi Cingolani, Teresa Noce, Nilde Iotti, Filomena Delli Castelli, Angela Gotelli, Nadia Gallico Spano, Vittoria Titomanlio, Teresa Mattei, Laura Bianchini e Rita Montagnana. La Federici, in particolare, chiede che venga sostituito il termine "attitudini" personali per l'accesso agli uffici pubblici con quello più consono di "requisiti" richiesti per particolari incarichi.
Nella prima legislatura repubblicana del 1948 Maria Nicotra è eletta alla Camera dei deputati, nello stesso collegio elettorale che aveva rappresentato alla Costituente (Catania-Messina-Siracusa-Ragusa-Enna), per la lista della Democrazia cristiana; ottiene 44.513 voti di preferenza. È componente, con Elsa Conci, Nadia Gallico Spano e altri, della III Commissione Diritto, Procedura e Ordinamento Giudiziario, Affari di Giustizia, Autorizzazione a procedere, presieduta da Luigi Fumagalli. Fa parte dell'VIII Commissione Trasporti, Comunicazioni, Marina mercantile, presieduta da Armando Angelini.
È altresì membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla miseria in Italia e sui mezzi per combatterla, presieduta da Ezio Vigorelli; tale Commissione, istituita il 12 ottobre 1951, rimane attiva fino al 1953. Della stessa fa parte anche la ex Costituente Laura Bianchini. Maria Nicotra è l'unica donna a far parte della Commissione parlamentare di vigilanza sulle condizioni dei detenuti negli stabilimenti carcerari, attiva tra il 1949 e il 1953.
Durante la sua attività parlamentare si occupa di problematiche varie, dalla tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri, al controllo sulla stampa destinata all'infanzia e all'adolescenza, a questioni legate al settore dei trasporti e delle comunicazioni. È cofirmataria della proposta di legge, di iniziativa di Maria Federici, Vittoria Titomanlio e altri (C. n. 144), annunziata il 22 ottobre 1948, "Protezione degli scolari nei periodi della tubercolosi" con applicazione verso l'intera società scolastica: insegnanti, scolari, personale dipendente e subalterno. Il 28 luglio 1950 Maria Nicotra è prima firmataria di una proposta di legge (C. n. 1517) "Modificazioni ed integrazioni all'articolo 2 del decreto legislativo luogotenenziale 21 marzo 1946, n. 336, per la concessione della indennità di buona uscita al personale ex ausiliario del Ministero delle poste e telecomunicazioni".
Nell'ambito dell'attività legislativa in Assemblea, nella seduta antimeridiana del 18 luglio 1950, interviene nella discussione del disegno di legge (C. n. 37), presentato dal ministro del lavoro e della previdenza sociale, Fanfani, di concerto con altri, sulla tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri. In questa occasione Maria Nicotra – in contrapposizione alla collega Teresa Noce – vota a favore dell'emendamento proposto da Valsecchi per una riduzione dell'indennità giornaliera, in considerazione della contingente situazione economica per niente florida.
Nella seduta pomeridiana del 21 dicembre 1951 Maria Nicotra interviene a favore della proposta di legge (C. n. 995), presentata da Maria Federici e altri "Vigilanza e controllo della stampa destinata all'infanzia e all'adolescenza". Tra le varie proposte di legge di cui è cofirmataria, ricordiamo quella di iniziativa di De Maria, Angela Gotelli, Vittoria Titomanlio, Elsa Conci e altri, sulla istituzione dei collegi delle infermiere professionali e delle assistenti sanitarie visitatrici (C. n. 2852), annunziata il 18 luglio 1952.
Nel luglio 1949 sposa Graziano Verzotto, di dieci anni più giovane, originario della provincia di Padova, inviato in Sicilia dalla Democrazia cristiana per organizzare il partito. Dal 1955 al 1966, per incarico dell'allora segretario Amintore Fanfani, Verzotto è alla guida del partito regionale.
Nel giugno 1953 Maria Nicotra risulta prima dei non eletti nelle votazioni per la II legislatura repubblicana, decide quindi di dedicarsi al movimento femminile della DC. Nel VI Congresso nazionale del Movimento femminile della Democrazia cristiana, svoltosi a Viareggio nel maggio del 1954, Maria Nicotra viene eletta, insieme a Stefania Rossi, vicedelegata nazionale, con Elsa Conci delegata nazionale.
Dal 1960 al 1965 è presidente dell'Istituto autonomo case popolari di Catania; nel febbraio 1975, in seguito all'attentato subito da Graziano Verzotto, Maria Nicotra, in sostituzione del marito, accetta di diventare presidente del Club calcio di Siracusa – prima società di calcio italiana ad avere come presidente una donna – mantenendo l'incarico anche per la stagione successiva.
In seguito si trasferisce a Padova – raggiungendo suo marito trasferitosi già da tempo a seguito di uno scandalo bancario che lo aveva visto coinvolto in Sicilia – dove trascorre gli ultimi anni della sua vita. Muore il 14 luglio del 2007.
Il 27 ottobre 2006, a sessant'anni dall'Assemblea Costituente, Maria Nicotra riceve, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la massima onorificenza della Repubblica: Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana. In quella occasione vengono insigniti con la stessa onorificenza anche gli ex Costituenti: Filomena Delli Castelli, Antonio Giolitti, Vincenzo Mazzei, Sergio Scarpa.
12 settembre 2016