Riconosciamo alle donne musulmane di praticare il valore che ci sta tanto a cuore: la libertà di scelta. Dunque il Burkina se scelto non può essere motivo di condanna e di indignazione da parte nostra. La laicità in cui crediamo è quella che riconosce le differenze quando esse sono compatibili con i valori fondamentali della dignità umana.
Sì al Burkina no al Burqa strumento e simbolo di sottomissione che deve essere vietato. E' arrrivato il momento di mettere al centro del dibattito pubblico e dell'agenda politica il tema "quale convivenza vogliamo costruire".
Noi crediamo nella fatica del conoscersi e riconoscersi, nella capacità di guardare in faccia, di dialogare, di individuare gli obbiettivi comuni per costruire una società ' umana per tutti e tutte. Prendiamo per mano le nostre sorelle mussulmane, mettiamoci attorno ad un tavolo, discutiamo di come costruire un Italia migliore per tutti.
Non preoccupiamoci del Burkina ma di come le donne mussulmane sono integrate nel nostro Paese. Preoccupiamoci che non siano segregate in casa, che apprendono la lingua e cultura italiana. Preoccupiamoci di cambiare la mentalità maschile. Di tutti gli uomini, anche degli italiani che continuano a uccidere le loro mogli se compiono gesti di autonomia.
Aiutiamo le sorelle musulmane che sono impegnate a costruire un Islam europeo. Costruiamo tavoli della convivenza.
Costruiamo un tavolo della convivenza con le donne mussulmane. Per discutere e lavorare insieme su come affermare la dignità di ciascuna e di tutte. Per una società più umana.
Livia Turco
18 agosto 2016