Voglio ringraziare il Vescovo, Monsignor D'Ercole. Le sue parole pronunciate durante l'Omelia nella S.Messa di questa mattina lasciano il segno. Le ho sentite ripetersi nel mio cuore e nella mia mente per tutto il corso della giornata. Parole che esprimono pensieri con la forza della verità e ridanno un senso alla parola speranza.
Voglio qui ripetere quelle che più mi hanno colpita.
"Signore ,ma tu dove stai? Il terremoto è come l'aratro , che è violento, rompe la terra, ma la prepara ad un nuovo raccolto.La nostra difficile fede ci indica come riprendere il cammino. La solidarietà ci fa tenere i piedi ben saldi per terra e ci insegna ad abbracciare tutti.Non abbiate paura di gridare la vostra sofferenza.Ma non perdete il coraggio .Insieme ricostruiremo le nostr case,le nostre chiese e daremo vita alla nostra comunità a partire dalle nostre tradizioni e dalle macerie della morte."
Ascoltiamo queste parole e traduciamole in comportamenti concreti. Dobbiamo farlo come singoli cittadini. Deve farlo la politica.
Mi auguro che le parole del Vescovo diano conforto e speranza alle persone colpite e sofferenti ed illuminino la mente ed il cuore di noi cittadini e di chi ci governa.
Livia Turco
30 agosto 2016