Giornata migranti. Livia Turco: "Celebra valore dignità" 

"Il 3 ottobre come giornata dei migranti ribadisce il valore della dignità umana come valore universale: mi auguro che questo valore conquisti il cuore e la mente di tutti gli italiani e di tutti gli europei e diventi il valore guida delle politiche di governo dell'immigrazione. Solo così potremo costruire un futuro di umanita' e di speranza". Lo dichiara all'ANSA Livia Turco, firmataria, insieme a Giorgio Napolitano, della prima legge quadro sull'immigrazione approvata nel 1998, provvedimento che si poneva l'obiettivo di superare la fase emergenziale. 


  La prima ad aver favorito l'immigrazione regolare e scoraggiato quella clandestina. La legge Turco-Napolitano è stata poi modificata dalla Bossi-Fini. "E' importante che il Senato dedichi domani una Giornata di riflessione ai migranti morti in mare - aggiunge l'ex ministro per la Solidarietà Sociale - Sarà l'occasione per rivivere alcuni momenti e alcune immagini che sono rimaste negli occhi e nel cuore di tutti noi: quella dei morti nel Canale d'Otranto quando avevamo appena approvato la nuova legge sull' immigrazione; le enormi camere ardenti più volte allestite a Lampedusa per onorare i migranti morti in mare; il piccolo cimitero dell'isola che non era più in grado di accogliere le salme. Lo strazio delle madri che avevano visto morire i loro bambini".    "Questi ricordi - dice ancora Livia Turco - rimandano il pensiero alla generosità dei lampedusani e degli abitanti dei tanti comuni del nostro mezzogiorno dove approdano le navi di migranti". "Dunque voglio ringraziare il presidente Grasso per aver organizzato un momento bello ed autorevole come sarà domani l'iniziativa al Senato". aggiunge l'ex ministro per la Solidarietà sociale. "Per Livia Turco "bene ha fatto il legislatore ad approvare la legge che ha istituito la giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, a tre anni del naufragio al largo di Lampedusa, nel quale persero la vita 368 migranti. Ricordare i migranti morti in mare ci sollecita a costruire una politica dell'immigrazione che riconosca la dignità delle persone migranti, dotate di diritti e doveri. Come avevamo fatto con la legge del 1998 promossa dai Governi dell'Ulivo", conclude Livia Turco.    (Ansa)

03 ottobre 2016