Nilde Iotti, le suorine e il suffragio femminile di Giorgio Frasca Polara

Un giorno, nell’autunno del 1980, Nilde Iotti appena eletta presidente della Camera, andò a Venezia per un convegno. Era solita ritagliarsi un attivo nel privato, e quella volta l’occasione fu la visita a un museo. Nessun preavviso, entrò come una comune cittadina. Ad un tratto si accorse della sua presenza un gruppo di suorine che, festose, le vennero incontro, la salutarono, l’abbracciarono persino. Un compagno della “vigilanza” (la scorta di partito) storse la bocca. Nilde se ne accorse, ma fece finta di nulla. Più tardi, a tavola, ne volle riparlare con quel compagno. Ascoltò le sue riserve, quindi ribatté sorridendo...


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01 febbraio 2018