In occasione della festa della donna, l’8 marzo, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) promuove un open day dedicato alla ginecologia. I 200 ospedali del nuovo network Bollini Rosa, premiati a Roma lo scorso dicembre, che hanno aderito al progetto offriranno gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinico-diagnostici e informativi come consulenze e colloqui, esami strumentali, conferenze, info point e distribuzione di materiali divulgativi.
L’obiettivo della giornata sarà migliorare la consapevolezza e il livello di attenzione delle donne in ambito ginecologico e in particolare verso i fibromi uterini, tra le patologie ginecologiche benigne più diffuse (circa 3 milioni di donne in Italia). Spesso sono diagnosticati nel corso di controlli di routine e in circa la metà dei casi sono asintomatici mentre nel restante 50% dei casi sono responsabili di manifestazioni anche importanti che incidono negativamente sulla qualità della vita delle donne.
In occasione dell’ H-open day sarà distribuita una pubblicazione dedicata proprio ai fibromi uterini e una breve guida per informarsi e capire cosa fare, la guida è già scaricabile gratuitamente dal sito di Onda (www.ondaosservatorio.it). In particolare in tutti gli ospedali che aderiscono all’iniziativa sono previste visite ginecologiche gratuite, ecografie e counselling personalizzato sulle opzioni terapeutiche per i fibromi uterini con l’obiettivo di trattare eventuali fibromi uterini nell’ottica della conservazione della fertilità.
I servizi offerti dagli ospedali e da alcune strutture territoriali sono consultabili sul sito www.bollinirosa.it, dove è possibile visualizzare l’elenco dei centri aderenti con indicazioni su orari e modalità di prenotazione. L’ H-open day è promosso da Onda col patrocinio della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) ed è reso possibile anche grazie al contributo incondizionato di ONDA.
“La Festa della donna ci è sembrata l’occasione migliore per offrire alle donne la possibilità di usufruire di servizi gratuiti in ginecologia - spiega Francesca Merzagora, presidente di Onda - il focus sui fibromi uterini ci
permette di fare il punto su una patologia benigna, ma molto diffusa che può avere effetti altamente invalidanti per chi ne soffre”.
“La terapia medica dei fibromi uterini è finalmente una realtà per tutte quelle donne per cui è importante evitare la chirurgia o ridurla al massimo in preparazione di una gravidanza, ma anche per affrontare gli anni della premenopausa in modo più sereno, senza le angosce delle emorragie, dei dolori e delle irregolarità mestruali e con un netto miglioramento della qualità della vita”. “Senza dimenticare che dati molto recenti - conclude Merzagora- suggeriscono che rimuovere l’utero prima della menopausa per una patologia benigna come il fibroma uterino, anche conservando le ovaie, aumenta il rischio cardiovascolare e metabolico, soprattutto se questo avviene in età troppo precoce”. “Il fibroma uterino è una patologia invalidante: condiziona la quotidianità, la relazione di coppia e la fertilità. Interessa fino al 40% delle donne in età fertile - eppure, per 2 donne su 3, il fibroma resta sconosciuto e la diagnosi arriva ancora molto tardi. Il nostro obiettivo è innanzitutto aiutare le donne a riconoscere i propri sintomi”.
Si tratta di un riconoscimento che Onda, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie delle donne, con i famosi bollini rosa.
Questa è un’importante certificazione di una qualità dei percorsi “a misura di donna”.
Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati e premiati gli ospedali: la presenza di aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile, l’appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e l’offerta di servizi rivolti all’accoglienza e presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale, l’assistenza sociale. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.bollinirosa.it o inviare una e-mail a eventi@bollinirosa.ite scopriremo un foltissimo programma 8 marzo dedicato alla salute della donna.
Grazia Labate
Ricercatore in economia sanitaria già sottosegretaria alla Sanità
02 marzo 2018