Le donne e le nuove sfide della democrazia

Appuntamento l'8 giugno 2018, dalle ore 11:00 alle 19:00, Sala del Tempio di Adriano, Piazza di Pietra. Roma.   Il programma

La democrazia nei suoi assetti istituzionali  , nelle sue pratiche politiche ed anche nei sentimenti che suscita nei cittadini sta vivendo profondi mutamenti. Vogliamo conoscerli ed indagarli. Per ricostruire la rappresentanza politica ed istituzionale basata su  un legame forte tra la vita delle persone i partiti e le istituzioni. Per ridare efficacia ed efficienza alle istituzioni ed alle pratiche di governo. Il rapporto tra il tempo di vita delle persone ed il tempo delle decisioni politiche è cruciale per far sentire prossima ed utile la politica ai cittadini. I processi di globalizzazione hanno prodotto una grande mobilità delle merci, delle produzioni, del lavoro, delle persone.   Tutto ciò è avvenuto per iniziativa dei mercati e non è stato guidato da istituzioni politiche che sono sostanzialmente rimaste nazionali ed hanno perso la capacità e la possibilità di incidere nelle scelte dell’economia. Ciò ha prodotto impoverimento di territori e persone ed un aumento forte delle diseguaglianze sociali.Il sogno  dell’Unione politica Europea ha subito un forte rallentamento. Molti paesi non sono disponibili a cedere sovranità per realizzare decisioni condivise che siano nell’interesse di tutti i Paesi e  di tutti i popoli della Comunità Europea. Le istituzioni europee appaiono agli di molti cittadini come istanze burocratiche, lontane, inefficienti.   Come far rinascere lo spirito  europeo, come far crescere tra i cittadini  un sentimento europeo, come ridare efficacia alle istituzioni europee affiche’ accanto ad una politica economica e monetaria europea ci siano Istituzioni in grado di governare i processi di globalizzazione e le grandi sfide come quelle dell’immigrazione. Come far vivere forme di partecipazione attiva dei cittadini a livello europeo. Come costruire una cittadinanza civile europea, un opinione pubblica europea, partiti europei.   Si è molto discusso e si discute delle povertà e delle diseguaglianze. E’ meno presente nel dibattito pubblico quanto esse incidano nel rapporto con la politica. Chi è povero e solo, chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese, i sente inutile la politica, non ha il tempo e l’interesse ad essere coinvolto nella vita della comunità. L’obiettivo di una democrazia inclusiva deve contribuire a combattere le povertà e le diseguaglianze ma deve anche avere cura di coinvolgere coloro che sono ai margini , promuovere la loro cittadinanza attiva. Si tratta di far vivere in questo nostro tempo l’attualissimo articolo 3 della nostra Costituzione.   Nella società di oggi non ci sono solo i sentimenti di risentimento e di distacco, la chiusura nel proprio guscio. Stanno crescendo e si stanno sviluppando forme di partecipazione civica, di democrazia deliberativa. Quali sono, come agiscono, quanto sono efficaci, come devono essere sostenute e valorizzate per ricreare un legame tra cittadinanza attiva ed istituzioni politiche. Come la Rete incide sui processi democratici.   Proponiamo queste riflessioni da un luogo di donne perché siamo convinte che le donne possano dire parole sagge ed adeguate a questo tempo nuovo.   Le donne sono protagoniste e presenti in tutti i movimenti di segno diverso che crescono nella società e variamente collocate  politicamente . Sono protagoniste, italiane e nuove italiane, di forme nuove di partecipazione e sta nascendo un nuovo femminismo che ha come protagoniste le più giovani.( NON UNA DI MENO). Resta problematico il rapporto donne ed istituzioni perché su quel piano non sempre la presenza femminile riesce ad imporsi nella sua potenziale autorevolezza e perché ancora troppo sono  le cittadine che si sentono estranee dalle  pratiche politiche istituzionali prevalenti. Perché l’agenda politica del paese non contempla con adeguata centralità temi cruciali ed urgenti come la lotta contro la violenza, la possibilità di mettere al mondo i figlia, la buona e piena  occupazione, un welfare adeguato ai nostri tempi. Perché  la scena pubblica troppe volte è affollata da soli uomini come se le donne non esistessero nella società e nella politica.   Come affermare parole e gesti femminili autorevoli  ed al contempo costruire Reti e pratiche di relazione tra donne che diano forza e capacità di incidere.   Sono i temi che vorremmo discutere nel nostro convegno.   Livia Turco  

 

Le donne attraverso le loro battaglie di emancipazione e per la libertà hanno costruito la democrazia, l’hanno difesa l’hanno resa  piu’  moderna  e vitale.   Lo racconta il nuovo libro curato dalla Fondazione Nilde Iotti  “ DONNE D’ITALIA” , scritto da eccellenti studiose, e pubblicato dalla casa editrice Donzelli.   Nel libro leggiamo : la partecipazione delle donne all’antifascismo ed alla Resistenza con i Gruppi di Difesa delle donne e l’esempio della Partigiana Gabriella, Tina Anselmi; la conquista del diritto di voto; l’impegno delle 21 Costituenti, le Madri della nostra Repubblica, per scrivere articoli fondamentali della nostra bella Costituzione; l’impegno delle donne nelle associazioni, nei sindacati e nei partiti , nelle istituzioni per ottenere le grandi riforme legislative come la parità nel lavoro, il nuovo diritto di famiglia, le leggi a tutela della maternità e per la regolamentazione dell’aborto, contro la violenza sessuale, per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per un nuovo welfare; l’impegno per costruire la pace, per la nascita delle istituzioni europee, per un Europa Unita e dei popoli, per la convivenza tra popoli e culture diverse.   Tutto questo le donne hanno fatto nel corso dei settanta anni della Repubblica.   Oggi  vogliamo rendere più  vigorosa, umana ed efficace la democrazia. Mettendo al centro dell’azione sociale e politica la dignità della persona e la partecipazione attiva dei cittadini.   Combattendo ogni forma di diseguaglianza.

08 giugno 2018