Stop rape Italia nasce nel 2014 in seguito ad una missione della premio Nobel per la pace Jody Williams e all'impegno della campagna italiana contro le mine e al suo direttore Giuseppe Schiavello.
La Williams, assieme ad altre 5 premi Nobel per la pace,riunite nella Nobel women's initiative,ha messo a disposizione la visibilità data dal premio per portare alla attenzione della comunità internazionale le diverse problematiche relative alle donne nelle aree di conflitto tra le quali centrale resta lo stupro.
I pilastri della azione della campagna sono le cosiddette 3p: Prevenire, Proteggere,Perseguire.
Per realizzare questi obiettivi resta centrale che il problema venga conosciuto e condiviso sempre di più.
Tutte ricordiamo il film la Ciociara che racconta in modo magistrale il dramma delle oltre 60.000 italiane che hanno subito violenza nella seconda guerra mondiale così come ricordiamo lo stupro etnico della Bosnia subito da 20.000/ 50.000 donne. Poi le 65.000 della Sierra Leone, le 50.000/100.000 del Rwanda, e oggi la Siria, la Columbia , la Costa d'Avorio , la Somalia e molti altri luoghi di conflitto, compresa la Libia. Questi però non sono solo terribili numeri ,ma sono donne violate , torturate e anche uccise.
Gli stupri continuano ad essere utilizzati come arma anche dopo che una pace è stata negoziata e gli effetti di queste violenze proseguono ben oltre la conclusione della guerra.
Le vittime sono esposte a traumi di ogni tipo , da fisici a psicologici ,tali da rendere impossibile un loro reinserimento nella vita familiare e sociale. Così come terribile è la condizione di eventuali bambini nati dalla violenza.
Ecco la assoluta esigenza di tenere alta l'attenzione su questi drammi impegnando ogni energia perchè non ci si adatti a considerarli inevitabili conseguenze dei conflitti.
Per questo in sala Nassirya al Senato è stata presentata la prima campagna italiana di comunicazione, costruita con immagini forti da condividere con il mondo dei social .
Al lancio della campagna erano presenti la Senatrice Valeri Fedeli, la senatrice Silvana Amati, la coordinatrice nazionale di stop rape Italia, Tibisay Ambrosini, la capitana della nazionale italiana di hockey prato, Chiara Tiddi con tutta la squadra.
La campagna è firmata dalla direzione creativa di Esmeralda Spada e dall'obiettivo di Diego Zitelli.
Michela Andreozzi, attrice e regista, ambasciatrice della campagna è la protagonista di un video che completa il percorso di attenzione e sensibilizzazione.
21 giugno 2018