“L’Europa delle Donne”. Convegno della Fondazione Nilde Iotti

Al rapporto tra l’universo femminile e l’Europa è dedicato il prossimo convegno organizzato dalla “Fondazione Nilde Iotti”, che si svolgerà a Roma il 4 maggio alle 9.30  presso la “casa Internazionale delle Donne”.  Scopo del convegno è offrire un momento di riflessione corale sul binomio donne- Europa, analizzando la profonda relazione simbiotica esistente da sempre fra i due termini. 

Vedi il programma.


L’Europa è fortemente debitrice all’impegno  politico delle donne e le donne  hanno ottenuto importanti e dovuti riconoscimenti giuridici grazie a  decisioni sopraggiunte dalle istituzioni europee, capaci di orientare le politiche nazionali nel senso dell’affermazione della parità. Esiste per altro un rilevante e vivace pensiero femminile sull’Europa, in termini di elaborazione concettuale, di riflessione politico-istituzionale e di definizione di ambiti di intervento operativo per ampliare i termini di una cittadinanza democratica attiva, riconoscendo diritti e aprendo opportunità  di vita.  

Perché allora si percepisce nell’opinione pubblica una non troppo velata disaffezione nei confronti delle istituzioni europee, che rischia di condizionare negativamente il cammino di perfezionamento dei processi di integrazione? E’ una questione da considerare, tenendo conto certamente del quadro generale di un continente e di un paese nel quale si vive una profonda crisi economica e sociale con ampi risvolti sull’assetto identitario e valoriale.

A ciò si aggiunge una sempre maggiore diffidenza nei confronti delle istituzioni nazionali e sovranazionali. L’Europa è identificata spesso come la colpevole di molte difficoltà nella vita ordinaria dei cittadini. Di fatto così non è. Non sono mancati problemi e non mancano possibilità per rendere le istituzioni europee più vicine alla vita dei cittadini. Molto, però, è stato fatto. Nell’ambito dell’incontro promosso dalla “Fondazione Iotti”, si apre, quindi, grazie al contributo delle relatrici e delle associazioni femminili che hanno presentato proposte relative all’identità, alla cittadinanza e alle istituzioni europee, un ampio dibattito sulle donne e l’Europa di oggi.

Il punto di partenza è rappresentato da un bilancio del lavoro svolto dalle donne che nel progetto europeista hanno creduto, impegnandosi nel quadro politico e istituzionale. Si toccano temi fondamentali, quali il concetto di democrazia, di convivenza, le politiche culturali e di formazione e il ruolo centrale dei giovani e delle giovani donne, per rispondere ad una forte speranza di costruzione di un futuro migliore.

A tutti questi temi, si guarda con profondità di analisi e con l’attenzione volta a superare ogni diffidenza verso la politica, con la consapevolezza che le donne, nella pluralità delle loro posizioni,  hanno contribuito sempre nei momenti di crisi ad elaborare soluzioni  per costruire nuove opportunità. Il pensiero va, alle prime europeiste, alle “messaggere del manifesto di Ventotene”, Ursula Hirshmann e Ada Rossi, a Simone Veil, alle donne impegnate nelle resistenze europee, alle madri Costituenti, che, vincendo la loro scommessa,  hanno creduto nell’Europa come speranza di pace, anche durante l’orrendo secondo conflitto mondiale.  

Con questo esempio, nel senso dell’impegno e della speranza, è più che mai opportuno interrogarsi sul contributo femminile alla vita europea, in nome di una vera e sentita cittadinanza comune.

Francesca Russo

Vicepresidente della Fondazione Nilde Iotti

27 aprile 2019