La prima passeggiata spaziale di sole donne è cominciata di Grazia Labate

L'attesissima passeggiata spaziale di sole donne, prevista per lunedì 21 ottobre, è stata anticipata al 18 ottobre. Lo ha riferito l'amministratore capo della Nasa Jim Bridenstine. Le due astronaute protagoniste dell'impresa, Christina Koch e Jessica Meir, usciranno dalla Stazione spaziale internazionale (Iss) prima del previsto per sostituire un elemento delle batterie che si è guastato nel weekend senza compromettere le attività di bordo.


L'attività extraveicolare (Eva) tutta al femminile, che era già stata annullata nel marzo 2019 per un problema con le tute spaziali, sarà una delle tappe della 'maratona spaziale'.

La coppia viene assistita dal comandante dell'equipaggio Luca Parmitano, dell'Agenzia spaziale Europea (Esa), e dall'americano Andrew Morgan.
Sono state anche presentate dalla Nasa le tute che saranno indossate dalla prima donna sulla Luna e dai suoi colleghi.

In una passerella molto speciale, gli astronauti hanno indossato le tute che la Nasa prevede di utilizzare nel programma Artemis , con il quale intende riportare entro cinque anni, esseri umani sulla Luna e costruire la stazione spaziale Gateway nell'orbita lunare.
Più leggere e comode rispetto a quelle che avevano indossato gli astronauti del programma Apollo, le nuove tute sono anche più colorate.

Quella per le passeggiate lunari, chiamata Exploration Extravehicular Mobility Unit (xEMU), è bianca con decorazioni blu e rosse. 
L’ha progettata Kristine Davis, uno degli ingegneri della Nasa, che oggi l’ha indossata ruotando le braccia, ed ha spiegato come la tuta consenta di migliorare molto i movimenti degli astronauti, questione fondamentale per lavorare sulla superficie della Luna, per esempio per raccogliere campioni di rocce con molita scioltezza.

Quella per la navetta Orion, chiamata Orion Crew Survival System (OCSS), è interamente arancione come quelle usate in passato dagli astronauti che volavano sullo Space Shuttle e, come quelle, dovrà essere utilizzata durante i lanci e il rientro a Terra, o in casi di emergenza.
Intanto, la Nasa prepara la sua flotta per la Luna e ha ordinato alla Lockheed Martin altre sei capsule Orion, oltre alle due già richieste in precedenza.
Scade, invece, il primo novembre la gara aperta dalla Nasa per il progetto di un lander in grado di portare uomini sulla superficie lunare.

Chiamato Human Landing System (Hls), dovrà essere pronto in tempo per il ritorno sulla Luna di astronauti americani entro la fine del 2024. Il suo compito sarà trasportare gli astronauti dalla stazione spaziale Gateway alla superficie del satellite. Vedremo in questa occasione se ci sarà parità di accesso per le donne. Noi ci auguriamo di si.

Grazia Labate

Ricercatrice in economia sanitaria già sottosegretaria alla sanità

21 ottobre 2019