Lettera aperta della Fondazione Nilde Iotti alla senatrice Liliana Segre

Alla Senatrice a vita, che porta sul suo corpo il numero 75190 del lager di Auschwitz, va tutta la nostra solidarietà, il nostro affetto la nostra gratitudine, che ci farà combattere questa battaglia con ancora maggiore convinzione, affinché la violenza così palesemente difesa da chi ha deciso di astenersi non prevalga nella nostra società. 


Carissima Senatrice Liliana Segre,

sentiamo il dovere di esprimerle la nostra opinione e di starle accanto con affetto e stima profondissime, in un momento così difficile per chi come lei ha convinzioni impresse sulla pelle, della mancanza di rispetto delle libertà umane e del valore della democrazia. Come donne democratiche che continuano attraverso la nostra Fondazione a combattere contro ogni discriminazione contro le donne e contro ogni violenza verbale o fisica su di esse, e nel contempo per una società libera e democratica, siamo profondamente deluse dall’ astensione avvenuta in Senato sulla istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza. Comprendiamo la profondità dell’idea che l’ha animata, di un atto politico che, senza distinzione di colore o appartenenza politica, doveva essere parte del patrimonio culturale e sociale del nostro Paese.

L’astensione della destra ci preoccupa, così come i messaggi d'odio sui social, e la valanga di insulti social contro di lei.
Con il Presidente Mattarella concordiamo profondamente quando intervenendo al Quirinale, alla Cerimonia di consegna delle insegne dell'ordine militare d'Italia, in occasione del giorno dell'unità nazionale e giornata delle forze armate, invita a "Non abbassare mai la guardia" e a "non sottovalutare i tentativi che negano o vogliono riscrivere la storia contro l'evidenza, allo scopo di alimentare egoismi, interessi personali, discriminazioni e odio".
L'antidoto a queste immani tragedie - ha aggiunto - è soltanto nella memoria, nel dialogo, nel rispetto, nell'inclusione e nella comprensione reciproca.

Ma l’aula del Senato non ha voluto vedere, né sentire, ed ha preferito i distinguo contro le evidenti parole d’odio. Dove ci porterà questa ottusa cecità che porta gli astenuti a dividersi anche sul monitoraggio di tutti gli atteggiamenti di odio a partire dall'hate speech che dilaga sui social.

Per fortuna ci sono tantissime persone che la pensano diversamente, ed ha ragione Lei senatrice Segre quando ribadisce che "odiare significa perdere tempo prezioso, ed è un peccato verso se stessi".
Rimanere indifferenti però, non è più possibile e chi sceglie scientemente di non contrastare razzismo e intolleranza di ogni genere è un pericolo per la verità storica, un pericolo per la democrazia, un pericolo per l’intera società.

La scelta di quei partiti come Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia di non votare la mozione Segre per l'istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza, si traduce in un antico gattopardismo che non ci possiamo più permettere, perché già la storia ci ha dimostrato dove ci porta : ad avallare gli istigatori d'odio.

A lei senatrice Segre rinnoviamo la nostra stima, la più profonda solidarietà per le ignobili aggressioni di cui è stata oggetto e il nostro profondo rispetto per la sua storia personale che la rende preziosa testimone di una tragedia, l'Olocausto, che è stata il male assoluto, sul quale non è tollerabile alcun revisionismo, negazionismo o sottovalutazione.

Come donne della Fondazione Nilde Iotti abbiamo sempre pensato che raggiungere l'unità in politica è un valore aggiunto, perché essa non compromette mai i valori veri, quelli che fanno parte della nostra storia, nel rispetto delle differenze.

Quello che è accaduto in Senato è un pessimo esempio per le giovani generazioni poichè temi, come l'odio razziale, l’antisemitisno non dovrebbero essere ricondotti sul terreno dello scontro politico.
Tuttavia l'aula del Senato l'ha approvata con 151 voti favorevoli, nessun voto contrario e 98 astensioni provenienti dai banchi di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia.

Da qui occorre ripartire per seminare rispetto, solidarietà, verità dei fatti, monitorare con occhi vigili e attenti le schegge impazzite di una società indifferente. Noi ci siamo e ci saremo.

Alla Senatrice a vita, che porta sul suo corpo il numero 75190 del lager di Auschwitz, va tutta la nostra solidarietà, il nostro affetto la nostra gratitudine, che ci farà combattere questa battaglia con ancora maggiore convinzione, affinché la violenza così palesemente difesa da chi ha deciso di astenersi non prevalga nella nostra società.

Fondazione Nilde Iotti
 

04 novembre 2019