La signora Paola Ambrogio è venuta a mancare il 3 dicembre, il giorno in cui iniziavano i festeggiamenti per il centenario della nascita di Nilde, quasi un legame fra la vita delle “due mamme” di Livia.
Martedì 3 dicembre è mancata nella sua casa di Morozzo in provincia di Cuneo la signora Paola Ambrogio mamma di Livia Turco .
La maggior parte di noi non la conosceva di persona eppure tutte abbiamo sentito come proprio questo lutto perché da Livia abbiamo sempre sentito parlare della sua mamma e siamo coscienti di quanto dobbiamo essere grate per il patrimonio di valori che, attraverso la figlia, ci ha trasmesso. E le circostanze di tempo in cui questo passaggio è avvenuto hanno contribuito a rendere forte la commozione. La signora Paola Ambrogio è infatti venuta a mancare nel giorno in cui iniziavano i festeggiamenti per il centenario della nascita di Nilde, quasi un legame fra la vita delle “due mamme” di Livia.
Una lunga malattia accettata con coraggio da una donna semplice legata alla sua terra, una donna che, attraverso la figlia, ha dato un contributo forte di sostegno e di speranza non solo alle donne del proprio paese ma a quelle che guardano al cammino delle donne italiane come un percorso difficile ma percorribile di autonomia e di libertà.
Livia, che ha trascorso questi ultimi anni senza mai dimenticare la sua mamma e che sta vivendo questi giorni di dolore con grande compostezza, ci ha raccontato che nell’ultima sera trascorsa insieme la sua mamma ha voluto ascoltare le canzoni della montagna piemontese: un modo coraggioso e forte di affrontare la realtà come è consuetudine di Livia e come testimonia il suo impegno politico.
Se guardiamo al suo lavoro risulta immediatamente chiaro che coraggio e forza sono state per Livia una costante nell’impegno legislativo e politico. Basta infatti pensare che è riuscita a fare approvare la Riforma dei Servizi sociali che, prima del suoi intervento, erano regolati da una legge del 1890 quindi ben lontana dalla cultura dei diritti che caratterizza la nostra Costituzione.
Uguale coraggio nel lavoro strettamente politico. Basta pensare alla decisione di dar vita ad una Fondazione in un momento come l’attuale in cui è profonda la crisi degli strumenti di partecipazione politica ed alla volontà di rilanciare uno stile di sereno e costruttivo dialogo e confronto fra i gruppi in un momento in cui violenza, e purtroppo molto spesso anche volgarità, caratterizzano lo scontro politico.
E’ necessario quindi che questo momento di dolore si trasformi in un momento di rinnovato impegno e di forte speranza.
Lo dobbiamo a Livia e alla sua mamma che oggi la Fondazione Iotti ricorda con viva gratitudine e rinnovato affetto.
05 dicembre 2019