Dopo, ricordiamoci di Sara, una giovane infermiera, di Alessandra Tazza

Ho una bella pronipote che si chiama Sara ed è infermiera presso una residenza per anziani al mio paese. E’ una giovane donna che ama viaggiare come me e che mi parla del suo lavoro con grande senso di responsabilità ( a proposito del rapporto tra generazioni…).


Ieri le ho mandato un messaggio di incoraggiamento di quelli che girano sulla rete (frecce tricolori, all’alba vincerò, ecc.). Mi ha risposto con un selfie: il pollice alzato (si, ce la faremo), la mascherina e la tuta, gli occhi stanchi.

L’ho ringraziata ed elogiata per il lavoro che fa, pensando a quanto è impegnativo in questa situazione il lavoro con gli anziani già di per se non semplice.
E mi ha risposto “spero si ricordino di noi anche dopo”

Si ha ragione Sara, non dobbiamo dimenticare l’impegno, la fatica e la dedizione dei medici, delle infermiere e degli infermieri, di tutto il personale delle strutture sanitarie.
Quante volte abbiamo letto di attacchi anche fisici ai medici, di gente che sfascia i reparti di pronto soccorso, quante volte abbiamo sentito lamentele, giudizi cattivi, rabbie furenti ed immotivate. Un paese per tanti versi incattivito che ha imparato le parole dell’odio da tanti cattivi maestri e che troppo spesso non è stato più in grado di riconoscere l’impegno, il merito, la competenza.

Oggi si applaude dai balconi, un rito collettivo scacciapaura dentro il quale per fortuna si rintraccia un ritorno alla serietà, al riconoscimento dell’altro, al saper dire un grazie a quanti in questi giorni si dedicano con assoluto impegno al bene comune.

Chissà che questa durissima prova ci porti tutti a recuperare sia sentimenti positivi sia una razionalità capace di discernere, di voler costruire e non solo distruggere. I motivi per una sana critica di certo non mancheranno mai, quelli per l’odio spero non trovino più terreni fertili.

E allora cara Sara non ti dimenticherò e con te non dimenticherò mai l’impegno e la fatica di tutti quelli che oggi lavorano per darci speranza.

Alessandra Tazza

12 marzo 2020