Livia Turco: “Ripartiamo dalle donne per ricostruire il Paese”

Così la presidente della Fondazione Nilde Iotti in occasione della Festa della Repubblica. "Dai sacrifici della Resistenza al ruolo primario nella nascita della Repubblica, l'impegno delle donne è sempre stato fondamentale per la storia di questo Paese, anche se ancora irresponsabilmente sottovalutato e calpestato nella mancanza dei diritti e di pari opportunità nel lavoro e nella società".


"Ripartiamo dalle donne per ricostruire questo Paese ferito dalla pandemia da coronavirus", ha dichiarato Livia Turco, presidente Fondazione Nilde Iotti in occasione della celebrazione della Festa Della Repubblica del 2 giugno.

"Dai sacrifici della Resistenza al ruolo primario nella nascita della Repubblica, l'impegno delle donne è sempre stato fondamentale per la storia di questo Paese, anche se ancora irresponsabilmente sottovalutato e calpestato nella mancanza dei diritti e di pari opportunità nel lavoro e nella società. Il ruolo delle Madri Costituenti nella elaborazione di una Carta Costituzionale molto avanzata che ha consentito di realizzare un cambiamento profondo della vita sociale e culturale del paese. A loro intitoliamo piazze e strade del nostro Paese".

"Tenere vive le nostre radici - si legge nella nota - rappresenta l'impegno costante della Fondazione Nilde Iotti che ha incontrato negli ultimi 24 mesi le alunne e gli alunni di oltre 150 scuole primarie e secondarie da Nord a Sud della Penisola e ha ottenuto l'intitolazione di piazze e strade alle donne costituenti. Partendo dalle nostre radici, in questa Festa simbolica che rappresenta un passaggio ad una nuova era, cogliamo l'occasione di costruire nuova fondamenta più giuste, più eque e più umane".

"Le donne impegnate nella politica, nelle corsie d'ospedale, nellem scuole, le donne impegnate al lavoro e in famiglia sono state anche loro la colonna di questo periodo di lockdown che ci ha dato l'occasione di riflettere e di ripensare ad un nuovo modo di vivere il nostro tempo. Le persone ed in particolare le donne sono state costrette a fare acrobazie per conciliare i normali compiti della vita con la gestione dell'emergenza. La ripartenza economica di questo Paese, non può prescindere dall'investimento di risorse per costruire un welfare che offra alle donne opportunità di sevizi e di beni comuni per accompagnare e sostenere il tempo di lavoro, il tempo familiare ed il tempo sociale", conclude la nota della Fondazione.

02 giugno 2020