Riflessione sulla libertà e dignità
Vorrei ringraziare l’ Onorevole Livia Turco, presidente della fondazione Nilde Iotti, per averci invitato a questa iniziativa eccezionale: salire insieme i gradini dell’ ALTARE della Patria, simbolo della Repubblica Italiana, per deporre la corona di mimose con la scritta “ ITALIANE E NUOVE ITALIANE PER L’ITALIA’’.
È un grande onore per noi ricevere questo invito. Abbiamo da sempre amato l’Italia considerandoci parte integrante del suo tessuto sociale; ci siamo impegnate, come ADMI, per il suo benessere e sviluppo. Ci sentiamo fiere di questo gesto che andremo a compiere l’ 8 Marzo 2012 in occasione della celebrazione della giornata della donna.
In dieci anni di attività associativa femminile ho partecipato, come presidente Admi, a tanti incontri e convegni nazionali e internazionali ma questa iniziativa è particolare.
Salire i gradini dell’altare ….per noi un grande onore e un riconoscimento dalle istituzioni italiane di un lavoro e un impegno delle donne musulmane che da più di dieci anni hanno lavorato in modo costante con perseveranza mettendo l’energia e i valori in qui credono come donne di fede e come cittadine, valori quali la libertà, la dignità, le pari opportunità, la giustizia, la democrazia. Se noi oggi in Italia viviamo la libertà e la democrazia in un paese di diritti è grazie al sacrificio di chi aveva pagato con la vita e il sangue il prezzo di questa libertà. I nostri figli son cresciuti qui hanno studiato la storia italiana e sono fieri della lotta dei partigiani per ottenere l’indipendenza e la libertà.
Da dieci anni noi come associazione celebriamo l’8 marzo ma veramente quest’anno ha tutto un altro sapore visto il cambiamento che sta accadendo nel mondo arabo islamico dove i cittadini si sono svegliati e vogliono abbattere le dittature e la corruzione politica e sociale, e soprattutto vogliono vivere la dignità, vogliono un paese dove l’essere umano sia valorizzato in quanto uomo che pensa, ha diritto di parola, di stampa, di partecipazione alla vita politica.
Abbiamo creduto nella giustizia in un paese di diritto, non possiamo negare alcuni periodi di diffidenza ma siamo riusciti con il dialogo, il confronto e la conoscenza reciproca a trovare nella nostra diversità dei punti comuni che ci uniscono per superare le difficoltà e costruire un rapporto di fiducia, di collaborazione e di fratellanza per il bene della società e per il futuro dei nostri figli. Le nuove generazioni di oggi con nomi colori provenienze diverse vivranno in pace e armonia in un’Italia ricca grazie alla diversità che accoglie.
Noi qui ci consideriamo parte integrante del tessuto sociale italiano, abbiamo imparato molto e abbiamo condiviso tanti valori umani importanti per la convivenza sociale e per la cittadinanza attiva.
La primavera, la festa della donna, i gesti solenni che andremo a compiere in questa occasione ci riempiono di gioia e felicità. Speriamo in un futuro migliore all’insegna della convivenza pacifica, collaborazione, e prosperità in un’Italia sempre più accogliente e sogniamo di poter fare, in un futuro vicino, eventi di pari importanza e potervi invitare a deporre le mimose in Siria e nei paesi che oggi vivono la primavera araba.
Katkhouda Souheir
05 marzo 2012