Discorsi registrati da Radio Radicale nella trascrizione a cura di Graziella Falconi.
Il vivere a lungo ed in buona salute rende tutti meno fragili, aiuta la società a crescere senza perdere la memoria di se, costruisce un futuro degno di essere vissuto per tutti. Questa è la sfida del terzo millennio ad essa bisogna lavorare con tenacia e lungimiranza.
La questione di genere, o meglio di parità di genere, della piena e dignitosa occupazione femminile e dell’organizzazione di un welfare capace di conciliare tempi di vita e di lavoro, se ne parla nell’alveo del concetto di inclusione: sociale, territoriale e di genere, appunto. Ma già scompare nell’elenco delle sei grandi aree
Questo il titolo del convegno promosso dalla Regione Lazio, in collaborazione con la Fondazione NILDE IOTTI, nell’ambito del progetto storico – culturale “Le Donne della Repubblica, cinque protagoniste che hanno cambiato l'Italia”. Appuntamento giovedì 13 marzo a Roma.
Siamo negli anni della Grande Emigrazione, centinaia di migliaia di italiani, uomini e donne partono in massa da tutte le regioni del nord, Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzi..., il Veneto, dal Trentino al Polesine, la regione da cui si emigra di più. In questo 1887, solo dalla provincia di Rovigo sono partiti in più di ventimila. Muratori, fabbri, carradori, sarte, operai, balie, musici di strada, giovani spostati. Un film racconta le loro storie.
Maria Marta Farfan, aderente alla Fondazione Nilde Iotti e componente del gruppo di lavoro” La società della convivenza” ha segnalato l’articolo qui allegato di Raffaele Callia, Maria Marta Farfan e Franco Pittau, pubblicato sulla rivista on-line Dialoghi Mediterranei, sulla storia, di oltre un secolo e mezzo, dell’emigrazione italiana in Argentina, ricostruita sulla base di studi e interviste.
Siamo convinte che la memoria del nostro passato aiuti a comprendere meglio il presente.
Le studentesse e gli studenti “stranieri” delle scuole italiane sono tra i più preparati in inglese e spesso hanno un bagaglio di saperi in una dimensione plurilingue poco visibile e valorizzata. Secondo Vinicio Ongini – esperto di educazione interculturale e autore di numerosi libri e saggi – quando si ragiona di alunni con cittadinanza non italiana, di ostacoli e percorsi scolastici significativi, bisognerebbe imparare a guardare le cose da tanti punti di vista.
In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.
Il testo è curato da Claudia Giurintano, con la prefazione di Francesca Russo, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Iotti
Se ne parla sabato 13 novembre a Mantova con la ministra Elena Bonetti e Livia Turco
Crediamo che le Amministrazioni locali abbiano un ruolo centrale nel creare le condizioni per la coesione sociale e la convivenza tra persone di culture e provenienze diverse, per garantire a tutti diritti, dignità e serenità.
Lanciamo perciò un appello agli Amministratori locali perché insieme alle forze politiche, alle associazioni delle donne, alle reti di volontariato che operano sul territorio riconoscano l’urgenza di attivare misure concrete.
Dedicato a tutte le donne che credono ancora che il mondo si deve e si può cambiare e che abiteranno su questa terra.
Nuove identità e attori vengono avanti nei territori e nuovi sistemi di relazioni attraverso la creazione di nuovi modelli di servizi. Un bel lavoro di creazione di un futuro che sia congeniale alla popolazione e al territorio.
È il titolo di un nuovo volume edito da Il Mulino a cura di Guido Melis e Francesca Russo. Scopo di questo volume è mettere in luce un aspetto meno noto del suo impegno: l’attenzione per la cultura e la decisione di rendere fruibile al grande pubblico, soprattutto a quello giovanile, la Biblioteca della Camera dei deputati.
Se dovessimo dar retta alle osservazioni del professore, dovremmo dedurre che non abbiamo tante scelte, noi donne: o prendiamo esempio dalla spavalderia dell’uomo e rendiamo indisponibile il nostro tempo per le cure dei nostri familiari e via dicendo, oppure, più sensatamente, deduciamo che la nostra (eventuale) scarsa spavalderia è figlia delle risposte che l’esperienza nella società continua a propinarci.
E’ un passo concreto verso la piena parità, ora tocca al Senato, ci auguriamo che la Presidente Casellati la metta subito all’ordine del giorno dei lavori del Senato. Un grazie particolare all’On. le Gribaudo, relatrice del provvedimento, da tutta la Fondazione Nilde Iotti.
Dedicato alle donne e alle bambine di Kabul. Con il patrocinio della Presidenza della Regione Umbria, la Presidenza della Provincia di Perugia, il Sindaco del Comune di Perugia e la Direzione Generale Musei Umbria.
Un libro divertente e utile per parlare ai più piccoli di antifascismo, diritti e doveri, un po’ di storia contemporanea e Costituzione italiana con una madrina d’eccezione: la nostra Nilde che ci accompagna da anni nel percorso che come Fondazione portiamo avanti con l’impegno di tutte nel far conoscere il lavoro e l’importanza delle 21 Costituenti senza le quali forse la Costituzione sarebbe stata monca della voce delle donne e non sarebbe stata così ben congegnata.
La fiaba, la madre di tutte le forme narrative, si rivolge quindi al mondo emotivo e favorisce l’apprendimento. Attraverso luoghi immaginari si attivano risorse interne in grado di fare esprimere il meglio di se stessi, scoprendo, fantasticando e progettando
La Fondazione NILDE IOTTI organizza la conferenza nazionale "L'ITALIA DELLA CONVIVENZA" il 28 e 29 APRILE 2023
presso il TEATRO ROSSINI in VIA DI SANTA CHIARA 14 a ROMA
Per accreditarsi scrivere a info@fondazionenildeiotti.it entro giovedì 27 aprile 2023.