Nilde Iotti
 
Dobbiamo rendere più umani i tempi del lavoro, gli orari delle città, il ritmo della vita. Dobbiamo far entrare nella politica l'esperienza quotidiana della vita, le piccole cose dell'esistenza, costringendo tutti - uomini politici, ministri, economisti, amministratori locali - a fare finalmente i conti con la vita concreta dalle donne.
   

L'intervento di Livia Turco alla scuola di formazione del PD

Toccati i temi del welfare, diritti e immigrazione. La lezione di Livia Turco si è svolta il 7 febbraio alla due giorni della scuola politica del PD "Classe Democratica", svoltasi il 6 e 7 febbraio presso la sede nazionale del partito a Roma.


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Equilibrio di genere nelle Regioni. Il cammino verso la democrazia paritaria fa un altro passo in avanti

L’aula della Camera ha approvato il 3 febbraio 2016, il testo, che aveva già ricevuto il via libera del Senato, sull’equilibrio di genere nei Consigli regionali. I voti favorevoli sono stati 334, i contrari 91, 21 gli astenuti. La proposta approvata definisce i principi fondamentali per garantire la presenza delle donne nei consigli regionali.


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"Donne d'Italia". Il Centro italiano Femminile, la Chiesa, il Paese dal 1945 agli anni Duemila. Il Libro di Maria Chiaia

Venerdì 26 febbraio alle 16, presso la sala Aldo Moro alla Camera dei Deputati presentazione del volume a cura della Fondazione Nilde Iotti. Sarà presente l'autrice.

 

Ascolta la registrazione dall'evento raccolta da Radio Radicale


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Omaggio a Eva Di Crescenzo

Sabato 6 febbraio a Guardiagrele, in provincia di Chiete, un convegno dedicatop alla figura di Eva Di Crescenzo, vedetta partigiana, poi parlamentare del Pci ed esponente del Movimento femminile abruzzese. L'incontro è promosso dalla Fondazione Abruzzo Riforme, dalla Fondazione Nilde Iotti e dall'Anci.


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L’Europa invecchia. Non basta prendere atto della realtà e delle previsioni, occorre agire

L'invecchiamento è un complesso mix di fattori genetici, ambientali, stili di vita e fattori socio-economici, che influenza la durata della vita, multimorbilità e tassi di malattie croniche associate. Se l'Europa agisce ora, ci sono interessanti opportunità per la trasformazione della società e a lungo termine della sostenibilità, oltre a vantaggi economici dalla fornitura di nuovi prodotti e servizi. E tutto dipenderà da come rispondiamo oggi per assicurare la longevità con una buona qualità di vita. Se lo sapremo fare contribuiremo alla crescita e all’occupazione, di cui l’età adulta e la vecchiaia possono essere una grande risorsa sociale, economica e culturale.


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Lavorare con le donne immigrate per evitare altre Colonia di Roberta Agostini

Ho letto il bel post che Livia Turco ha scritto sull'Huffington in merito ai fatti accaduti a Colonia, condivido la sua lettura e ritengo importante raccogliere l'invito a costruire un percorso di lavoro e di relazione con le donne immigrate.

Le aggressioni di Capodanno a Colonia chiedono una riflessione seria sul tema della libertà e dei diritti delle donne e, insieme, sulle politiche di accoglienza e di integrazione. 


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Le donne e l’immigrazione. Una riflessione dopo i fatti di Colonia di Livia Turco

Dopo Colonia, nulla è più come prima. Ha ragione Lucia Annunziata, ci vuole chiarezza, profondità e coraggio nell’analisi. Non possiamo consegnare ai nostri figli e figlie un mondo in cui la violenza sulle  donne sia considerato strumento per combattere la nostra civiltà. Dobbiamo essere intransigenti nei confronti dei nostri uomini  e fermare stupri e violenze altrimenti non saremmo autorevoli nel pretendere severità inflessibile verso tutti. La libertà femminile deve diventare il paradigma di ogni civiltà e deve orientare le politiche di governo dell’immigrazione e della convivenza.


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Sulle Unioni civili di Livia Turco

E’ molto importante  che il Parlamento approvi subito una legge sulle Unioni Civili consentendo così, finalmente, a persone dello stesso sesso di vivere una vita dignitosa,  cancellando discriminazioni profondamente ingiuste. E’ importante il dibattito che si è aperto nel PD che vede posizioni diverse  esprimersi e confrontarsi con reciproco rispetto e pacatezza. Proprio perché apprezzo lo sforzo delle senatrici e dei senatori e del gruppo dirigente del PD scrivo per porre quesiti al fine  di rendere chiare le  scelte compiute (almeno per me).


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Care femministe, ecco perché diciamo sì al Codice Rosa nei pronto soccorso

Accedere a un percorso di assistenza riservato per la violenza sulle donne non è una pratica di paternalismo statale. Al contrario, la legge più aiutare chi è più debole. La lettera di alcune studentesse del seminario “Donne e diritti” di Roma Tre.


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Due nuovi appuntamenti per la Fondazione: “La storia di Inessa Armand” e “Le donne nella Costituente”

Il 21 gennaio a Roma la presentazione del nuovo libro di Ritanna Armeni sulla vita di Inessa Armand che fu il grande amore di Lenin, tenuto segreto fino alla fine dell'Urss. E poi il 23 gennaio a Milano convegno della sezione Anpi sul ruolo delle donne italiane nella storia della nostra Costituzione.


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Immigrazione e integrazione. Multiculturalismo e assimilazionismo non bastano più di Livia Turco

Di fronte al tormentato quadro internazionale  ed al continuo sbarco di persone credo sia doveroso porsi gli interrogativi più difficili, coniugare lo sforzo dell'emergenza con la definizione del futuro possibile ed auspicabile. Tra gli interrogativi cruciali vi è il seguente: come stiamo insieme noi e loro, come costruiamo l'Italia e l'Europa della convivenza che coniughi l'unità nella diversità? Insomma, quale Italia e quale Europa vogliamo costruire per il futuro?

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L’appello di Se Non Ora Quando Libere contro l’utero in affitto

“Noi rifiutiamo di considerare la “maternità surrogata” un atto di libertà o di amore. In Italia è vietata, ma nel mondo in cui viviamo l’altrove è qui: “committenti” italiani possono trovare in altri paesi una donna che “porti” un figlio per loro”. Comincia così l’appello pubblicato sul sito chelibera.it e che sta raccogliendo centinaia di firme per chiedere un no chiaro e netto all’Europa sulla maternità surrogata.


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Sedici anni senza Nilde Iotti

Sedici anni fa ci lasciava Nilde Iotti. Ho ancora vivissimo negli occhi il ricordo delle migliaia di persone, donne e uomini semplici , autorità e rappresentanti  di tutte le forze politiche, che vennero a salutarla in quella che è stata la sua vera casa: il Parlamento. Donne e uomini che piangevano l’autorevole Presidente della Camera, la Presidente di tutti, ma anche la compagna, l’amica delle donne,l’amica delle persone semplici.


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Dalla più antica delle violenze alla violenza odierna del terrorismo di Grazia Labate 

Il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne migliaia di iniziative sono in campo per rinnovare l'impegno contro la cultura della violenza e per affermare la libertà e i diritti delle donne per continuare a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni su un fenomeno che presenta ancora dati allarmanti


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RiGenerare, le leggi e le staffette della democrazia di Graziella Falconi

Le staffette della democrazia sono le partigiane combattenti, le donne dei Gruppi di difesa della donna che contribuirono in modo determinante all'affermazione della democrazia nel nostro Paese.

 

RiGenerare a Pavia

RiGenerare a Roma

RiGenerare a Macerata

RiGenerare a Potenza

RiGenerare a Mestre

RiGenerare a Savona


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I settant’anni dell’UDI. Le donne e la Resistenza di Marisa Rodano

Sono passati  settant’anni da quando si svolse a Firenze, al Teatro della Pergola, tra il 20 e il 23 ottobre 1945,  il Congresso che diede vita all'Unione Donne Italiane: in esso infatti si unificarono i circoli che erano sorti, a partire del 1944, dopo la liberazione di Roma, nell'Italia liberata e i Gruppi di Difesa delle Donna, che avevano organizzato le donne a sostegno della Resistenza nell'Italia occupata.


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Basta stragi! Migrare per vivere non per morire

Ogni giorno migliaia di vite umane di donne e uomini in fuga sono messe a rischio, i diritti umani e civili di profughi e migranti sono calpestati e la libertà di movimento annullata.

Da giovedì 5 novembre 2015, tutti i giovedì alle ore 18 presidio a piazza S.S. Apostoli a Roma.

Aderisce anche la Fondazione Nilde Iotti


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Il pensiero della Carta di Sara Ventroni

Oltre l’emancipazione, oltre la liberazione: tra estraneità e voglia di vincere. La relazione di Sara Ventroni al convegno promosso dalla Fondazione Nilde Iotti, Fondazione Gramsci e dal Gruppo Carte delle Donne.

 

Le autrici della Carta delle Donne, oggi.

 

Segui il dibattito su Radio Radicale


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La Carta delle Donne e il Pci di Livio Karrer

Da storico, per tanto, mi sono chiesto: perché un documento importante come la Carta, sotto molti punti di vista uno spartiacque di un modo di far politica delle donne, matura solo nel 1986 e non, per dire, cinque o dieci anni prima, al culmine di una stagione di presenza organizzata femminile sulla scena pubblica più ampia e riconoscibile. Come mai solo nel 1986 avviene l’incontro, di un innesto ho parlato, tra la cultura politica del femminismo e la cultura politica del Pci?


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La Carta delle Donne: una storia di confine di Livia Turco

Cosa fu concretamente la Carta delle donne, quale fu il suo vissuto, quali passioni animò’, quali eventi provocò, quali politiche attivò, quanto fu “itinerante” nella società italiana e quale segno lasciò  in chi la visse e in chi la incontrò ? Quanto incise nella società italiana e nella politica?

“L’Italia della Convivenza”

La Fondazione NILDE IOTTI organizza la conferenza nazionale "L'ITALIA DELLA CONVIVENZA" il 28 e 29 APRILE 2023
presso il TEATRO ROSSINI in VIA DI SANTA CHIARA 14 a ROMA

Per accreditarsi scrivere a info@fondazionenildeiotti.it entro giovedì 27 aprile 2023.

IL PROGRAMMA.


FONDAZIONE NILDE IOTTI

Via Flaminia 53 (sesto piano)
00196 - Roma
email: info@fondazionenildeiotti.it
telefono: +39.06.86.20.57.85