Oriana Fallaci - Corriere della Sera, 30 dicembre 1962
a cura di:
Claudia Giurintano
e
Francesca Russo
Le relazioni del 28 aprile
Le relazioni del 29 aprile
Art. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso], di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Buongiorno a tutte e a tutti. Vi ringrazio molto per l'invito a partecipare a questa occasione di discussione, confronto e apprendimento reciproco. Come ricercatrice ma, soprattutto, come cittadina sono onorata di poter dare il mio contributo a questa giornata.
ANCI anche per il 2018 (marzo) ha dedicato una ricerca all’analisi della rappresentanza di genere nelle amministrazioni comunali italiane. L’analisi prende in considerazione gli archivi storici del Ministero degli Interni relativi al periodo 1986-2017. Da tali archivi si sono estrapolati i dati relativi ai sindaci e agli assessori per ciascuno dei 32 anni del periodo considerato.
Ecco l’analisi dell’Anci presentata in occasione del convegno “Le donne e le sfide della democrazia” presentata dalla presidente della Commissione Nazionale Pari Opportunità dell'Anci Simona Lembi.
Viviamo un profondo cambiamento del nostro sistema politico, del modo di essere dei partiti, della rappresentanza politica, un cambiamento profondo nella concezione e nel sentimento della identità nazionale. Si tratta di un processo europeo e che coinvolge tutto l’occidente ma che vede ancora una volta l’Italia protagonista di uno scenario inedito con la nascita del governo cosiddetto giallo–verde nato dal convergere di due forme di sovranismo e di populismo che si è tradotto nel Contratto di Governo.
La democrazia europea non si fonda sulle stesse basi delle democrazie nazionali. La diversità del sistema istituzionale in vigore nell'Unione europea (nonché l'esistenza di Istituzioni che adempiono funzioni diverse da quelle vigenti negli Stati nazionali) spiega perché il principio della separazione dei poteri descritto da Montesquieu (e applicato nella quasi-totalità dei regimi costituzionali nazionali) non è applicato in seno all'Unione europea.
Grazie Marisa Malagodi Togliatti, ringrazio Livia Turco per avermi 'costretto' a questa impegnativa lettura nei giorni cruciali della nascita del governo, ma poi proprio questa coincidenza è stata importante, lo dirò alla fine. Il volume è una raccolta di saggi, studi ponderosi con molti meriti, intanto quello di entrare in profondità nel rapporto anzi nell'apporto delle costituenti al testo della Carta. Che madri costituenti speciali sono state. Uscivano dalla guerra, quella guerra in cui per la prima volta nella storia moderna entrano in scena le donne. Per non uscirne mai più.
A pochi giorni dalla Festa della Repubblica che ha celebrato l'anniversario della Costituzione italiana, e dalle recenti polemiche sulle garanzie costituzionali, la Fondazione Nilde Iotti organizza un convegno 'Le donne e le nuove sfide della democrazia', che si terrà a Roma l'8 giugno al Tempio di Adriano.
In Italia l’immigrazione femminile rappresenta circa la metà della popolazione immigrata e i primi flussi risalgono ai primi anni Sessanta del secolo scorso. In quel periodo i flussi migratori provenivano da territori interessati dai rapporti coloniali con l’Italia, ovvero dall’Etiopia, Eritrea e Somalia e/o per ragione religiosa, come è il caso delle donne arrivate da Capo Verde, seguite dalle Filippine e dalle donne del Sud America. Sono donne che si inseriscono nel lavoro presso le famiglie, a tempo pieno e per un periodo non definito.
L'inaugurazione delll'intestazione nel comune in Provincia di Pisa in occasione della Festa delle Repubblica
da: In una parola
Rubrica settimanale a cura di Alberto Leiss
il manifesto / 29-5-2018
di: Paolo Ponzano
Docente di governance europea al Collegio europeo di Parma
Non mi stupisce un gesto simile, pur restando un gesto vigliacco nei miei occhi, ma, riconosco la forza di chi l’ha commesso in questo attuale momento. L’Italia, ha sotto gli occhi il contratto di governo - Lega – Movimento 5Stelle - sottoposto alla conoscenza del Presidente Sergio Mattarella. Al di là di ogni provvedimento, mi colpisce il fatto che da quel cosiddetto contratto si evidenzi la fotografia di una futura Società italiana, più povera e poco aperta alla convivenza.
Una breve sintesi della nostra storia. Ci impegneremo sempre a diffondere i valori della "Bella Politica", quelli che ci hanno insegnato anche Nilde Iotti e Tina Anselmi.
Ecco i contenuti più importanti della legge 194/98 che fu scritta in modo chiaro , attraverso una limpida indicazione dei valori che si intendono perseguire : la tutela della vita umana fin dal concepimento ; la centralità della autodeterminazione della donna, la valorizzazione della scienza e coscienza del medico.
Care ragazze, cari giovani,
Voglio parlarvi di un tema duro, difficile persino da dire, carico di sofferenza e di implicazioni morali: l’aborto.
Voglio parlarvi di questo tema difficile , innanzitutto, per condividere con voi l’impegno e la speranza di una società libera dall’aborto, per costruire con voi una società materna che sia accogliente del figlio che nasce, della maternità e della paternità.
Oriana Fallaci - Corriere della Sera, 30 dicembre 1962
a cura di:
Claudia Giurintano
e
Francesca Russo
Le relazioni del 28 aprile
Le relazioni del 29 aprile
La Fondazione NILDE IOTTI organizza la conferenza nazionale "L'ITALIA DELLA CONVIVENZA" il 28 e 29 APRILE 2023
presso il TEATRO ROSSINI in VIA DI SANTA CHIARA 14 a ROMA
Per accreditarsi scrivere a info@fondazionenildeiotti.it entro giovedì 27 aprile 2023.